Perché in molti criticano il nuovo Frecciarossa Genova-Venezia
Nonostante i grandi proclami ci mette solo qualche minuto in meno dell'Intercity, per ragioni semplicissime, e potrebbe fare più danni che altro
Il nuovo treno Frecciarossa che collega Genova e Venezia passando per Milano, inaugurato giovedì, è stato presentato con proclami entusiasti da Trenitalia e dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ma è stato criticato dai pendolari e da politici del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle perché, a farla breve, è quasi uguale ai treni che c’erano già, e potrebbe fare più danni che altro alla circolazione sulla tratta.
Il Frecciarossa fa due viaggi al giorno: il primo parte alle 6.58 dalla stazione di Genova Brignole, passa per Genova Principe, arriva a Milano Rogoredo alle 8.24, a Centrale alle 8.35 e a Venezia Santa Lucia alle 11.10; il secondo parte da Venezia alle 15.50 e arriva a Genova alle 20.03. Toti, che ha partecipato al viaggio inaugurale, ha definito il treno «un pezzo importante del cammino per rompere l’isolamento della Liguria».
Sui social network, però, molte persone hanno fortemente criticato il Frecciarossa (e Toti), perché il treno permette di arrivare da Genova a Milano soltanto con una decina di minuti in meno rispetto all’Intercity già operativo sulla tratta, e perché la sua priorità di passaggio rispetto agli altri treni della linea, come i regionali, li rallenterà e farà modificare i loro orari.
La cosa interessante del nuovo #frecciarossa Genova-Milano-Venezia è che ci mette lo stesso tempo del #frecciabianca.
Però il colore è diverso, non c'è dubbio— ibico (@ibico75) March 15, 2018
Come notato in un lungo post su Facebook dal consigliere comunale di Genova Ugo Truffelli (Partito Democratico), tra Genova e Milano il nuovo Frecciarossa non viaggia su linee ad alta velocità (che non ci sono), ma su quelle normali, ragione per cui non può raggiungere i 300 chilometri orari come sulle tratte dedicate. L’unica ragione per cui ci mette un po’ meno dell’Intercity è che non si ferma nelle stazioni intermedie tra le due città: quella di Voghera e quella di Pavia. Truffelli ha sottolineato che se il capolinea del treno non fosse Venezia, quello tra Genova e Milano non si sarebbe potuto nemmeno chiamare Frecciarossa: infatti l’unico tratto di binari ad alta velocità sul percorso del treno è quello tra Milano e Brescia, che il Frecciarossa percorre prima di entrare in Veneto.
Truffelli ha anche criticato il fatto che negli annunci ufficiali si è parlato di «79 minuti» tra Genova Principe e Milano, senza specificare che si intende la stazione di Milano Rogoredo, che si trova in periferia.
Il problema è anche il prezzo dei biglietti del Frecciarossa, secondo Truffelli: «La tariffa base di seconda classe dell’Intercity è € 21,50 mentre quella del Frecciarossa è € 29,00 = + € 7,50 in più». I prezzi in realtà variano dal giorno in cui si prenota e dai posti rimasti disponibili: prenotando oggi per lunedì mattina si spenderebbero in ogni caso 19,90 euro.
Prenotando oggi per un treno di maggio si spenderebbero 2 euro in meno con l’Intercity per lo stesso tipo di biglietto, il Super Economy, che non può essere cambiato o rimborsato.
Nel suo blog che parla di temi legati ai trasporti su Repubblica Genova, il giornalista Francesco La Spina ha riportato le critiche dei pendolari che usano normalmente i treni già operativi sulla tratta: non solo quelli liguri, ma anche quelli pavesi che peraltro non potranno usare il nuovo treno perché lì non si ferma. Tra le altre cose, La Spina ha scritto che il Frecciarossa impiega per arrivare da Genova Brignole a Milano Centrale più tempo (un’ora e 37 minuti) di quello che l’Etr250 “Arlecchino” impiegava per percorrere la stessa distanza negli anni Settanta: da allora ciò che è veramente cambiato è il numero di treni che affollano le linee ferroviarie in Liguria. La Spina ha anche riassunto i problemi che affliggono il sistema ferroviario nella regione e come potrebbero essere risolti:
«Lo scriviamo per l’ennesima volta: finché le soggezioni tecniche in molte stazioni non verranno eliminate e finché tra Genova e Milano la linea non sarà raddoppiata gli ammuffiti proclami ancora ieri rilanciati resteranno sterile propaganda. Quando avverrà? Non prima del 2028. Non lo diciamo noi, è scritto nero su bianco negli atti ufficiali della programmazione di Rete Ferroviaria Italiana. L’apertura del Terzo Valico (nel 2022, forse…) consentirà solo un parziale risparmio visto l’effetto imbuto che permarrà da Tortona in su».
Il presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Liberalizzazioni e sui Trasporti (Onlit) Dario Balotta ha a sua volta criticato il nuovo Frecciarossa:
«Trenitalia anziché puntare sul trasporto pendolare, disastrato in tutta Italia, insiste nel programmare nuove Frecce Rosse su linee non ad alta velocità. Due nuove Frecce collegano da oggi Milano con Genova e viceversa in 75 minuti. Analoga iniziativa venne presa 10 anni fa e fu un fallimento di mercato: il treno infatti senza le fermate di Tortona, Voghera e Pavia per ridurre i tempi di viaggio (allora di 70 minuti) trasportava 40 passeggeri a corsa tanto da essere messo in soffitta dopo qualche mese. (…) C’è da chiedersi se un convoglio che ha una capienza di 574 passeggeri, che può raggiungere i 300 km/h, e che è costato 25 milioni possa essere utilizzato su una linea dove la velocità media raggiungibile è meno di 150 km/h».
Anche il Movimento 5 Stelle ha criticato il nuovo treno, in particolare per le conseguenze che avrà per i pendolari che usano gli altri treni della linea. Toti ha risposto alle critiche dicendo: «Pd e M5S hanno perso l’ennesima buona occasione per tacere, con il Pd al governo della Regione in dieci anni non c’è stato nessun treno diretto per Milano e Roma, mentre il M5S con lo stop al Terzo Valico punta a un ritorno al Medioevo».
Gli orari del Frecciarossa che collega Genova e Venezia e di quello che fa il viaggio in direzione contraria: