La polizia britannica ha aperto un’indagine per omicidio sulla morte dell’esule russo Nikolai Glushkov
La polizia britannica ha aperto un’indagine per omicidio sulla morte del rifugiato politico russo Nikolai Glushkov, trovato morto nella sua casa di Londra lunedì 12 marzo. La polizia ha detto di aver aperto l’indagine dopo aver ricevuto i risultati delle prime analisi sulla morte di Glushkov, che parlano di “compressione del collo”.
Glushkov era stato molto vicino all’oligarca russo Boris Berezovskij, che a sua volta era stato trovato morto nel 2013 nella sua casa di Ascot, in Inghilterra, e per la cui morte si è sempre sospettato del coinvolgimento della Russia visti i problemi che aveva avuto con Vladimir Putin.
Glushkov, che aveva 68 anni, viveva nel Regno Unito dal 2010 come rifugiato politico dopo aver ricevuto una condanna in Russia per corruzione considerata di natura politica. Il giorno della sua morte avrebbe dovuto partecipare a un’udienza di un contenzioso avviato dalla compagnia aerea russa Aeroflot a Londra, udienza per la quale – secondo diversi suoi amici – Glushkov si stava preparando da mesi. La polizia britannica, pochi giorni fa, aveva detto che non c’erano elementi per collegare la morte di Glushkov con quella di Sergei Skripal, ma che l’indagine sulla morte di Glushkov sarebbe stata seguita dall’unità antiterrorismo per via delle sue frequentazioni passate.