Le cose che ha fatto Billy Crystal a parte conoscere Sally
Oggi compie 70 anni: "Harry ti presento Sally" è il suo film migliore e più noto, ma ha fatto belle cose anche a teatro e in tv
Billy Crystal compie oggi settant’anni e se fosse italiano la parola che tanti userebbero per parlare di lui sarebbe “mattatore”: perché sa recitare, condurre, cantare e, soprattutto, far ridere. Il film per cui ci si ricorderà di lui anche fra cinquant’anni è Harry ti presento Sally, una delle migliori commedie romantiche di sempre. Ma Crystal ha fatto anche molto altro: è stato il primo a interpretare un importante personaggio gay nella tv americana, è stato l’autore di un apprezzato spettacolo teatrale e uno dei più apprezzati conduttori di cerimonie degli Oscar. Non è facile trovarsi in mezzo al meglio di Hollywood e non sfigurare, far ridere tutti, non offendere nessuno e reggere la pressione di un palco su cui, nel giro di poche ore, salgono le persone più brave del mondo a stare davanti a una telecamera. Crystal li ha condotti nove volte, gli Oscar.
William Edward Crystal è nato il 14 marzo 1948 a New York, nell’Upper East Side di Manhattan. La sua famiglia era ebraica con origini russe e austriache: la madre faceva la casalinga, il padre aveva un negozio di musica e qualche anno dopo avrebbe contribuito a fondare la Commodore Records: quando Billy Crystal era un ragazzo da casa sua passavano spesso i musicisti Billie Holiday, Pee Wee Russell e Eddie Condon. Da ragazzo la sua passione era il baseball; dopo il diploma, nel 1965, andò all’Università della Virginia Occidentale per giocare a baseball. Proprio quell’anno però l’università tagliò i fondi per gli sport ed eliminò la squadra di baseball: lui scelse quindi di tornare a New York. Intanto si mise a studiare cinema, negli anni in cui a insegnare cinema alla New York University c’era Martin Scorsese.
Crystal iniziò facendo il cabarettista e alla fine degli anni Settanta si spostò in California. Il suo primo ruolo importante fu nella sitcom Bolle di sapone, il cui titolo originale era Soap perché era una parodia delle soap opera. Lì interpretò Jodie Dallas, un personaggio apertamente gay che ha una relazione segreta con un noto giocatore di football americano. La serie durò quattro stagioni, fino al 1981. Nel 1982 Crystal condusse un programma tutto suo, il The Billy Crystal Comedy Hour, e dal 1984 entrò a far parte del cast fisso di Saturday Night Live, il più famoso programma di satira e comicità negli Stati Uniti.
Negli anni Ottanta arrivò anche il cinema: prima una piccola parte nel finto documentario This is Spinal Tap, diretto dall’amico Bob Reiner; poi un paio di ruoli comici in Una perfetta coppia di svitati e Getta la mamma dal treno. Nel 1989, poi, uscì Harry ti presento Sally, scritto da Nora Ephron e diretto anche questo da Reiner.
Nel film Crystal è Harry: ottenne quel ruolo dopo che Albert Brooks lo rifiutò, temendolo troppo simile a quelli dei film di Woody Allen. Sally invece è Meg Ryan. Reiner e Crystal si erano conosciuti recitando la parte di una coppia di amici nella serie Arcibaldo e molte delle conversazioni tra Harry e il suo amico Jess, interpretato da Bruno Kirby, sono ispirate a quelle vere avute da Crystal e Reiner. Crystal però improvvisò anche molte frasi del film; anche una delle più famose, alla fine.
Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita inizi il più presto possibile.
Dopo quello che è per gran distacco il suo miglior film, Crystal recitò anche per Kenneth Branagh in Amleto, per Woody Allen in Harry a pezzi e con Robert De Niro nella commedia Terapia e pallottole e nel suo seguito. Ha anche recitato in I perfetti innamorati, con John Cusack, Julia Roberts e Catherine Zeta-Jones, e nella commedia Scappo dalla città – La vita, l’amore e le vacche: qualche mese fa ne fece una parodia a tema Westworld. Fa ridere, ma è meglio se avete visto sia il film che la serie.
Nel 2001 Crystal diresse anche un film, 61*, su due giocatori di baseball intenzionati a battere il record stagionale di 60 home run (fuori campo).
Crystal condusse gli Oscar dal 1990 al 1993, nel 1997 e nel 1998, nel 2000, nel 2004 e nel 2012. Solo Bob Hope ha condotto più cerimonie degli Oscar di lui, ma erano altri tempi. Di solito le cerimonie condotte da Crystal iniziavano con un video in cui lui compariva in mezzo alle scene più famose di quell’anno.
Dal 2004 Crystal ebbe grande successo grazie allo spettacolo 700 Sundays: il numero delle domeniche passate insieme a suo padre, morto quando lui aveva 15 anni. Il suo monologo – comico ma non solo – vinse un premio Tony, una specie di Oscar del teatro.
Crystal ha detto che il più grande rimpianto della sua carriera è aver rifiutato di fare da doppiatore per Buzz Lightyear di Toy Story (poi doppiato da Tim Allen). Questo è Buzz Lightyear che dice frasi dette da Crystal in Harry ti presento Sally (bisogna sapersi accontentare).
In compenso Crystal ha dato la voce a Mike Wazowski di Monsters & Co, e ha detto che è il preferito tra tutti i suoi personaggi.
Crystal è un gran tifoso dei New York Yankees ed è sposato dagli anni Settanta con Janice Goldfinger, conosciuta quando lui studiava cinema e lei faceva la ballerina. Hanno avuto due figlie e dal 2003 sono nonni. Crystal ha anche avuto un discreto successo grazie al libro per bambini I Already Know I Love You, dedicato alla sua prima nipote. Una definizione migliore di “mattatore” se l’è data lui stesso qualche anno fa, parlando dei tempi delle scuole superiori:
Ero quello che faceva ridere, che è diverso dall’essere il buffone della classe. La differenza è questa: il buffone è quello che si toglie i pantaloni davanti a tutti, quello che fa ridere è quello che lo convince a farlo.