Le foto delle proteste degli studenti americani contro le armi
Hanno osservato 17 minuti di silenzio per ricordare i morti della strage di Parkland e chiedere una legislazione più restrittiva
A un mese dalla strage di Parkland, in Florida, quando il 19enne Nikolas Cruz sparò e uccise 17 persone in una scuola superiore, centinaia di migliaia di studenti in tutti gli Stati Uniti sono usciti da scuola e rimasti in silenzio per 17 minuti per protestare contro la violenza e chiedere al Congresso di approvare una nuova legislazione sulle armi. In molti si sono seduti o distesi simbolicamente a terra per ricordare le persone uccise. In alcune città le manifestazioni non sono rimaste confinate nelle scuole, ma sono proseguite nelle strade e nelle piazze delle città; a Washington DC per esempio gli studenti sono arrivati fino alla Casa Bianca e al Congresso, dove si sono uniti a loro alcuni deputati, tra cui la leader della minoranza al Congresso Nancy Pelosi.
Dopo la strage a Parkland il presidente statunitense Donald Trump aveva detto che avrebbe alzato il limite di età per l’acquisto di certi tipi di armi da fuoco ma poi lunedì ha ritrattato dicendo che la proposta non avrebbe avuto sufficiente appoggio politico. L’impressione è che Trump abbia subìto le forti pressioni della National Rifle Association (NRA), la principale lobby delle armi che si era opposta alla proposta iniziale e che ha moltissima influenza sul Congresso statunitense, in particolare sui deputati e senatori del Partito Repubblicano.