Matthijs de Ligt, capitano dell’Ajax a 18 anni
La squadra di Amsterdam ha sempre contato molto sui giovani, ma di così giovani e così forti ce ne sono stati pochi
Nella 27esima giornata di Eredivisie, la prima divisione del campionato olandese, l’Ajax ha giocato in casa contro l’Heerenveen ed è stato capitanato per la prima volta da Matthijs de Ligt, difensore cresciuto nel famoso settore giovanile del club di Amsterdam. De Ligt ha appena 18 anni e nella sua prima partita da capitano dell’Ajax — già di per sé una cosa notevolissima, considerando l’importanza del club e la sua età — ha segnato anche il gol del vantaggio, di testa, nel corso del primo tempo. L’Ajax ha poi vinto 4-1.
Fin qui de Ligt ha bruciato ogni tappa della sua carriera, dimostrandosi sempre un passo avanti ai suoi coetanei. La sua precocità è ritenuta stupefacente e lo ha portato in pochi mesi ad essere considerato uno dei migliori talenti difensivi al mondo, probabilmente il migliore in questo momento: quanti calciatori possono dire di aver esordito nell’Under-19 a 15 anni, in seconda divisone a 16 anni, in prima squadra e in Nazionale a 17 anni, da difensore centrale? Pochi.
Nelle ultime due stagioni de Ligt non si è limitato a esordire nei tornei ben prima dei suoi coetanei e a battere un record dopo l’altro, cose che peraltro non sono neanche strettamente collegate alle vere qualità di un calciatore. Nel suo primo anno da professionista è andato ben oltre: ha segnato i suoi primi gol in Eredivisie ed è stato inserito nella squadra dell’anno di Europa League, dopo aver contribuito a portare l’Ajax in finale, poi persa contro il Manchester United di José Mourinho. E comunque nessuno aveva mai disputato una finale di una coppa europea alla sua età.
Le sue caratteristiche più impressionanti sono la sicurezza con cui gioca in un ruolo che richiede molte responsabilità e la costanza nel rendimento, sempre alto e affidabile: un valore aggiunto per tutta la squadra, la cui età media è di appena 23 anni. Possiede un fisico perfetto per il ruolo — è alto 1 metro e 88 centimetri — e può solo migliorare. Negli interventi difensivi, sia a terra che in aria, risulta sempre ben coordinato e preciso e se la cava molto bene anche nel gioco palla al piede: insomma, un difensore moderno e completo. Sono questi i motivi per cui l’Ajax, in assenza del capitano Joël Veltman, gli ha affidato la fascia di capitano, preferendolo ad altri giocatori più esperti.
Oltre ai primi successi con l’Ajax, De Ligt ha subito provato in prima persona cosa significhi giocare delle importanti partite internazionali, e anche cosa significa commettere errori decisivi. Esattamente un anno fa l’allenatore dell’Olanda, Danny Blind, lo schierò a sorpresa fra i titolari nella partita di qualificazione ai Mondiali contro la Bulgaria (a sorpresa perché aveva 17 anni e giocava in prima squadra da sette mesi). Blind lo schierò preferendolo ad altri più esperti per poter avere due difensori centrali con piedi opposti. La scelta servì a garantire il controllo del possesso palla all’Olanda, ma de Ligt commise errori decisivi nei due gol con cui la Bulgaria vinse, compromettendo la qualificazione dell’Olanda (che ai Mondiali in Russia non ci sarà).
Da mesi alcuni importanti club europei sono interessati a lui. Si dice che il Barcellona e il Bayern Monaco siano le squadre che lo stanno seguendo con maggior insistenza. De Ligt pare abbia già espresso la sua preferenza per il Barcellona, che ritiene legato all’Ajax dalla storia e dallo stile di gioco che li contraddistingue. Sembrava che dovesse andare in Spagna già lo scorso gennaio, per sostituire Javier Mascherano, ma l’offerta di acquisto (si parlava di circa 50 milioni di euro) non è stata formulata. L’Ajax, inoltre, non è sembrato comunque intenzionato a cederlo in fretta. De Ligt è molto legato alla squadra, alla tifoseria e alla città, anche perché è nato a Leida, poco distante da Amsterdam.