Sharon Stone ha sessant’anni
E nonostante abbia fatto molte cose è molto difficile parlare di lei senza citare "Basic Instinct"
La cosa banale da dire di una nota attrice che compie gli anni è che non li dimostra, tutti quegli anni. Julia Roberts non sembra averne 50, Jane Fonda non sembra averne 80 e, da oggi, la cosa facile da dire è che Sharon Stone, nata il 10 marzo 1958, non sembra di certo averne 60. Poi si dice anche altro: di Fonda, per esempio, che avuto una carriera e una vita lunga e ricca di grandi film e momenti; di Roberts che è riuscita a non essere solo “quella di Pretty Woman“. Di Sharon Stone è difficile dire che sia stata molte altre cose oltre “quella di Basic Instinct“, ma ha comunque fatto molto altro nella vita e nel cinema. Il suo unico Golden Globe e la sua unica nomination all’Oscar li ha per esempio ottenuti per un altro film: Casinò di Martin Scorsese.
Sharon Stone (sembra uno pseudonimo, ma è il suo vero nome) è nata e cresciuta a Meadville, una piccola città della Pennsylvania, figlia di una contabile e di un operaio. La sua famiglia ha antenati tedeschi, irlandesi, inglesi e scozzesi e Stone ha raccontato che da giovane era particolarmente precoce e intelligente: «Quando avevo un anno già parlavo e camminavo. E quando iniziai la scuola mi comportavo da adulta. Facevo domande da adulta e volevo risposte da adulta». Stone, che si dice aver ottenuto ottimi risultati nei test del quoziente intellettivo, studiò arte e scrittura creativa e stava pensando di diventare avvocata quando decise invece di provare a fare la modella.
Iniziò facendo pubblicità di vario tipo e al contempo lavorando da McDonald’s. Il suo primo ruolo nel cinema lo ebbe nel 1980 in Stardust Memories: la si vede per pochi secondi, all’inizio, e non parla; è quella che manda un bacio a Sandy Bates, il personaggio di Allen.
Le prime parole in un film le disse nel 1981 nell’horror Benedizione mortale di Wes Craven. Negli anni successivi ebbe diverse parti, soprattutto in B-movies. Nel 1983 fu presa in considerazione per recitare in Indiana Jones e il tempio maledetto ma al suo posto fu scelta Kate Capshaw. Nel 1984 recitò in Magnum, P.I.
Nella seconda metà degli anni Ottanta ebbe parti in Allan Quatermain e le miniere di re Salomone, Gli avventurieri della città perduta, Nico, Ossessione d’amore e Scuola di polizia 4 – Cittadini in… guardia. Nessuno di questi film ottenne particolare successo di pubblico e soprattutto di critica.
Il ruolo che cambiò la carriera di Stone arrivò quando lei aveva già più di trent’anni e fu quello in Atto di forza, il film di fantascienza diretto nel 1990 da Paul Verhoeven: interpretò la moglie di Douglas Quaid, il personaggio di Arnold Schwarzenegger. In quell’anno fu anche pubblicato un suo servizio fotografico per Playboy: la si vedeva mentre praticava Taekwondo.
Basic Instinct, diretto da Verhoeven, uscì nel 1992. Stone interpretò la scrittrice e psicologa Catherine Tramell e il film aveva diverse scene di sesso ma in quella che tutti si ricordano c’è lei che accavalla le gambe davanti a tre uomini che la interrogano perché sospettata di omicidio. Il film fu presentato in concorso al Festival di Cannes e piacque poco ai critici e molto al pubblico.
Lei, qualche mese prima, ai provini:
Lei, anni dopo, su quella scena:
Per alcuni anni dopo Basic Instinct cercò di fare ruoli di altro tipo, per evitare di rimanere incastrata nel ruolo della “femme fatale”. Ci riuscì e fu particolarmente apprezzata per Casinò, in cui è Ginger, la moglie del personaggio di Robert De Niro. Negli anni Novanta recitò anche in Sfera di Barry Levinson e Gloria di Sidney Lumet.
Nel 2001 Stone ebbe un aneurisma e per alcuni mesi ebbe gravi problemi motori e di vista. Qualche tempo fa ha raccontato a Repubblica:
Non tutti lo sanno, ma avevo il cinque per cento di probabilità di sopravvivere, per non parlare di recuperare tutte le mie facoltà. Quando sono tornata a casa dall’ospedale facevo fatica a camminare, non ci vedevo dall’occhio sinistro e non ci sentivo dall’orecchio sinistro per via della rottura dell’arteria vertebrale. Per anni ogni tanto perdevo la vista da quell’occhio e se ero in pubblico mi mettevo occhiali colorati e facevo finta di niente. Ci sono voluti anni per recuperare completamente la sensazione nella mia gamba sinistra. Per tre anni non riuscivo a scrivere il mio nome, la mia mano si rifiutava di ascoltare il mio cervello.
Nel 2004 ha vinto un Emmy per la sua interpretazione in The Practice – Professione avvocati e più di recente ha recitato in Mosaic, la serie tv di Steven Soderbergh che si può guardare in tv o navigare con uno smartphone. Nel 2006 ha recitato nel pessimo sequel di Basic Instinct e più di recente ha recitato in Gigolò per caso di John Turturro e in The Disaster Artist di James Franco. Nel 2004 recitò in Un ragazzo d’oro di Pupi Avati, con Riccardo Scamarcio e Cristiana Capotondi.
Oltre che per il cinema, Stone è nota per il suo impegno politico e umanitario, in particolare a favore del Tibet, dei dialoghi in Medio Oriente (parlò di Shimon Peres come di un “mentore”) e per una maggiore sensibilizzazione nei sul’AIDS.