Sono iniziate le Paralimpiadi Invernali 2018
A Pyeongchang si sono aperti i Giochi con la tradizionale, grandiosa cerimonia inaugurale: l'Italia ha portato 26 atleti
Le Paralimpiadi Invernali 2018 sono iniziate ufficialmente alle 12 di venerdì, ora italiana, con la cerimonia inaugurale allo Stadio Olimpico di Pyeongchang, in Corea del Sud, lo stesso usato in occasione delle ultime Olimpiadi invernali. La cerimonia ha avuto poco da invidiare da quella principale dei Giochi invernali: ha seguito il tema “la passione che ci fa muovere” e si sono visti i soliti, grandiosi giochi di luce, fuochi d’artificio e coreografie, oltre alla sfilata dei 567 atleti di 48 delegazioni (e altrettanti paesi) da tutto il mondo.
Le Paralimpiadi sono l’equivalente delle Olimpiadi a cui partecipano gli atleti con disabilità fisiche, ammessi secondo i criteri stabiliti dal Comitato Paralimpico Internazionale (CPI). Alle varie competizioni possono partecipare atleti con disabilità motorie, amputazioni, cecità e problemi neurologici. A Pyeongchang è prevista l’assegnazione di 80 medaglie in totale. Le discipline sono sei: ci sono lo sci alpino, lo snowboard, il para-hockey, il curling su sedia a rotelle, il cross country e il biathlon.
Per la prima volta ai Giochi paralimpici parteciperà anche una piccola delegazione della Corea del Nord, ma a differenza delle Olimpiadi Invernali, in questa occasione gli atleti concorreranno separatamente e senza confluire nelle squadre della Corea del Sud. I due paesi si sono però presi l’impegno di collaborare più strettamente in futuro, per lo meno in ambito sportivo, segno di un ulteriore tentativo di distensione diplomatica avviata ormai da qualche mese.
Alle Paralimpiadi Invernali 2018 di Pyeongchang, l’Italia sarà rappresentata da 26 atleti che concorreranno in varie discipline. Ci sono molte aspettative nei confronti di Manuel Pozzerle, che dice di avere l’obiettivo di vincere l’oro nella sua specialità, lo snowboard. Per lo sci nordico concorrerà Cristian Toninelli, e ci sarà anche una squadra per il para-hockey.
L’origine delle Paralimpiadi Invernali è simile a quella dei Giochi paralimpici estivi. I soldati feriti di ritorno dalla Seconda guerra mondiale vedevano nello sport un’opportunità per competere e al tempo stesso fare terapia per guarire, o almeno alleviare, gli effetti delle ferite subite. Tra i più convinti promotori di queste competizioni ci fu il britannico di origini tedesche Ludwig Guttmann, che nel Regno Unito organizzò competizioni sportive per i reduci di guerra e gli altri convalescenti ospedalieri tra il 1948 e il 1960. E proprio in quell’anno, dopo le Olimpiadi estive di Roma, furono organizzati quelli che sono considerati i primi Giochi paralimipici. Sedici anni dopo, in Svezia, si tennero invece le prime Paralimpiadi Invernali della storia.
Le Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, che sono iniziate e finite lo scorso febbraio, avevano visto al primo posto nel medagliere la Norvegia, con l’Italia che aveva ottenuto un buon 12esimo posto, dopo il Giappone e prima degli atleti russi, che hanno partecipato senza rappresentare ufficialmente la Russia, esclusa dalle competizioni per un grande scandalo legato al doping.