Guida agli Oscar 2018: le cose da sapere
La 90esima edizione dei più importanti premi cinematografici al mondo è stanotte
Quando in Italia saranno le due (e a Los Angeles, in California, le cinque di pomeriggio) comincerà la 90esima cerimonia degli Oscar, i più importanti premi americani per il cinema. La cerimonia si terrà come sempre al Dolby Theatre (che è l’ex Kodak Theatre): la si potrà seguire in diretta sia su Sky Cinema Oscar HD (canale 308) che in chiaro su TV8. Le trasmissioni inizieranno già alle 22.50 ora italiana, con i collegamenti, le discussioni, le chiacchiere, i tappeti rossi e le persone che ci camminano sopra. Alle due comincerà la premiazione vera e propria, che dovrebbe durare circa tre ore.
Gli Oscar sono assegnati dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, che è stata fondata nel 1927 con lo scopo di sostenere e promuovere il cinema statunitense: la prima cerimonia si tenne nel 1929 e l’unico anno in cui non furono assegnati gli Oscar è stato il 1933. Prima degli Oscar di quest’anno sono stati consegnati un po’ più di tremila premi: quest’anno saranno assegnati i premi per 24 categorie, in base ai voti di un po’ più di settemila membri dell’Academy (tutta gente che lavora nel cinema).
Le cose importanti da sapere sono che la cerimonia sarà condotta da Jimmy Kimmel e che tra premianti e premiati ci saranno come al solito tantissime facce note. I favoriti per il Miglior film sono La forma dell’acqua e Tre manifesti a Ebbing, Missouri; ma è un anno in cui ci si aspetta che tanti film si divideranno i premi principali. La versione un po’ più lunga di queste e altre cose la trovate da qui in avanti.
I film più importanti
I nove candidati per il premio al Miglior film sono La forma dell’acqua di Guillermo del Toro, che ha avuto 13 nomination totali; Dunkirk (8 nomination); Tre manifesti a Ebbing, Missouri (7), Il filo nascosto (6), L’ora più buia (6), Lady Bird (5), Chiamami col tuo nome (4), Get Out (4) e The Post (2). Sette di questi film sono ambientati nel passato e due – L’ora più buia e Dunkirk – raccontano praticamente la stessa storia, seppur da due diversi punti di vista. Chiamami col tuo nome, del regista italiano Luca Guadagnino, è considerato favorito solo per l’Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale e le previsioni dicono che La forma dell’acqua dovrebbe essere il film che si poterà a casa il maggior numero di premi. Per avere più informazioni su ognuno di questi nove film, cliccate qui.
Qualche film che ha ottenuto un po’ di nomination senza però essere candidato come Miglior film: è il caso di Blade Runner 2049 e Star Wars: Gli ultimi Jedi.
Registi, attori, attrici agli Oscar
Tra i cinque registi in nomination ce n’è solo uno che aveva già ricevuto una nomination: è Paul Thomas Anderson, che fu già candidato all’Oscar per Il petroliere. Tra i candidati all’Oscar per la regia di quest’anno c’è anche una donna: è Greta Gerwig, in gara con Lady Bird, ed era dal 2010 che non succedeva. Tra gli attori protagonisti ce ne sono alcuni ormai abituati – Daniel Day-Lewis è alla sesta nomination, Denzel Washington alla nona –e altri più giovani, come Timothée Chalamet. Il favorito però è Gary Oldman, che ha interpretato Winston Churchill. Tra le attrici protagoniste c’è una certa Meryl Streep, alla ventunesima nomination della sua carriera. Le altre attrici nominate sono Sally Hawkins, Margot Robbie, Saoirse Ronan e Frances McDormand, che nel 1996 lo vinse per Fargo. I favoriti per gli Oscar per il Miglior attore e la Miglior attrice non protagonista sono Sam Rockwell e Allison Janney.
Le altre categorie
Le nomination totali sono state più di 100, e la maggior parte riguardano professioni diverse dal dirigere e dal recitare: ci sono premi per il Miglior documentario, per il documentario corto, per il corto (non documentario), per il Miglior film d’animazione, per il Miglior cortometraggio d’animazione e per il Miglior film straniero. Il film d’animazione favorito per l’Oscar è come al solito quello della Pixar, cioè Coco. I film stranieri di cui si è parlato più spesso come possibili vincitori di Oscar sono invece il film cileno A Fantastic Women, il libanese The Insult e lo svedese The Square. Sul Post abbiamo già parlato più nel dettaglio dei documentari lunghi e corti.
Le persone da tenere d’occhio per i premi di seconda fascia sono: l’ex giocatore di basket Kobe Bryant, che potrebbe vincere l’Oscar per il Miglior cortometraggio d’animazione; il compositore John Williams, alla 51esima nomination della sua carriera; la regista Agnés Varda, che diventerebbe la persona più anziana a vincere un Oscar; il direttore della fotografia Roger Deakins, che è bravissimo e dopo 14 nomination ancora non ha mai vinto l’Oscar; l’italiana Alessandra Querzola, che potrebbe vincere l’Oscar per le scenografia di La forma dell’acqua.
Jimmy Kimmel e giusto un paio di altri volti noti
La cerimonia sarà condotta dal comico e presentatore Jimmy Kimmel, per la terza volta nella sua carriera. Kimmel ha 50 anni e da più di dieci conduce il “Jimmy Kimmel Live!”, che va in onda su ABC (lo stesso canale che trasmette gli Oscar). Tra quelli che saliranno sul palco per consegnare i premi ci sono: Emily Blunt, Sandra Bullock, Jane Fonda, Jodie Foster, Ashley Judd, Nicole Kidman, Matthew McConaughey, Helen Mirren, Lupita Nyong’o, Mahershala Ali, Emma Stone, Viola Davis, Laura Dern, Jennifer Lawrence, Tom Holland, Kumail Nanjiani, Margot Robbie, Lin-Manuel Miranda, Gal Gadot, Mark Hamill, Armie Hammer e Oscar Isaac.
Nel corso della serata ci saranno anche le esibizioni musicali in cui si sentiranno le canzoni candidate per il relativo Oscar.
Come vent’anni fa, dieci anni fa e un anno fa
Vent’anni fa fu l’anno di Titanic. Dieci anni fa il premio più importante lo vinse Non è un paese per vecchi di Joel ed Ethan Cohen, ma furono premiati anche Il petroliere, Juno e Marion Cotillard, per La Vie en Rose. Un anno fa la maggior parte dei premi andò a La La Land, ma il più importante lo prese Moonlight. Se non ricordate bene, successe che per errore fu annunciato il film sbagliato. A fare l’annuncio sbagliato – ma non per colpa loro – furono gli attori Warren Beatty e Faye Dunaway. Non è ufficiale ma sembra che saranno ancora loro a annunciare il vincitore dell’Oscar per il Miglior film. Un anno fa spiegammo come successe quel guaio: la lezione da imparare è “non farti distrarre da Emma Stone mentre stai lavorando”.
Il grosso guaio nell’annuncio dell’Oscar per il miglior film
Come si vota per gli Oscar
Per quasi tutte le categorie è facile: ognuno degli oltre settemila membri dell’Academy vota il suo candidato preferito e quello preferito da più persone vince. Per alcune categorie (ad esempio i film stranieri) votano solo alcune persone.
Per scegliere il Miglior film, votano tutti e poi funziona così (con un procedimento simile a quello con cui funzionano le elezioni australiane). Non bisogna votare solo il proprio film preferito, ma fare una classifica con le preferenze: ordinare cioè i nove film dal più al meno apprezzato. Al momento degli scrutini, si otterrà una classifica di nove film, dal più votato al meno votato. A quel punto si prenderanno le schede che hanno il film meno votato come più apprezzato, e si guarderà quale film era al secondo posto su queste schede. Questi ulteriori voti andranno quindi ad un altro film. Si andrà avanti così finché uno dei film in gara non avrà almeno metà delle preferenze totali. Si fa in questo modo per far vincere un film che sia piaciuto tanto a tanti, e non uno che sia piaciuto tantissimo a un ristretto gruppo di votanti.
Per evitare che si ripeta il guaio dell’anno scorso, sono state prese un paio di contromisure.
Perché gli Oscar si chiamano Oscar?
Il nome ufficiale degli Oscar (che tecnicamente è solo il nome delle statuette d’oro) è Academy Award of Merit. Il nome “Oscar” si sia diffuso solo alcuni anni dopo la prima cerimonia in cui l’Academy ha assegnato i suoi premi: ancora oggi il sito ufficiale dell’Academy continua a parlare del nome Oscar come di un soprannome. Una storia che si sente spesso è che il primo Oscar fu fatto prendendo come modello l’attore messicano Emilio “El Indio” Fernandez, ma non è così. L’Academy spiega che l’Oscar non si ispira a nessun modello e che, semplicemente, «è la figura stilizzata di un cavaliere che impugna una spada stando in piedi su cinque cerchi, che rappresentano i cinque settori del cinema (attori, registi, produttori, tecnici e scrittori)». È famosa, a questo proposito, una frase attribuita alla sceneggiatrice, scrittrice, giornalista e vincitrice di due Oscar Frances Marion, che disse: «È un simbolo perfetto dell’industria cinematografica: un uomo con un corpo forte e atletico che stringe in mano una grossa spada scintillante e a cui è stata tagliata una bella fetta di testa, quella che contiene il cervello».
L’Academy stessa ammette che “le origini del nomignolo Oscar non sono chiare”. Ci sono più versioni: secondo una molto diffusa ma mai confermata dall’Academy, le statuette hanno iniziato a chiamarsi così perché Margaret Herrick, che negli anni Trenta fu direttrice della biblioteca dell’Academy, vide la statuetta e disse che assomigliava a suo zio, che si chiamava Oscar. C’è un’altra versione secondo cui il nome nacque grazie all’attrice (vincitrice di due Oscar) Bette Davis, che – allo stesso modo di Herrick – vide una statuetta e disse che assomigliava al suo primo marito: Harmon Oscar Nelson, sposato nel 1932. Non si sa con certezza come o quando il nome Oscar si è diffuso, si sa però che già dal 1934 i giornalisti di cinema iniziarono a usarlo. L’Academy spiega che il primo a scrivere la parola Oscar in un articolo fu il giornalista Sidney Skolsky: la usò in un articolo di gossip il 16 marzo 1934. Di quell’articolo non ci sono però più tracce. Si può invece ancora leggere su Time un articolo del 26 marzo 1934 che inizia così: «Nell’industria del cinema le piccole statuette dorate che vengono consegnate ogni anno dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences vengono chiamate “Oscars”». L’Academy iniziò ad adottare ufficialmente il soprannome solo dal 1939.
Tutte le nomination/1
Miglior film: Chiamami col tuo nome, Dunkirk, Get Out, Il filo nascosto, Lady Bird, La forma dell’acqua, L’ora più buia, The Post, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior regia: Christopher Nolan Dunkirk; Greta Gerwig, Lady Bird; Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto; Guillermo del Toro, La forma dell’acqua; Jordan Peele, Get Out
Miglior attore protagonisti: Daniel Day-Lewis, Il filo nascosto; Daniel Kaluuya, Get Out; Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq., Gary Oldman, L’ora più buia; Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome
Miglior attrice protagonista: Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Margot Robbie, Io, Tonya, Meryl Streep, The Post; Sally Hawkins, La forma dell’acqua; Saoirse Ronan, Lady Bird
Miglior attore non protagonista: Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo; Richard Jenkins, La forma dell’acqua; Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Willem Dafoe, The Florida Project; Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior attrice non protagonista: Allison Janney, Io, Tonya; Laurie Metcalf, Lady Bird; Lesley Manville, Il filo nascosto; Mary J. Blige, Mudbound; Octavia Spencer, La forma dell’acqua
Miglior film d’animazione: Baby Boss, Coco, Loving Vincent, Ferdinand, The Breadwinner
Miglior documentario: Abacus: Small Enough to Jail, Faces Places, Icarus, Strong Island, Last man in Aleppo
Miglior film straniero: A Fantastic Woman, Loveless, The Insult, On body and soul, The Square
Miglior sceneggiatura originale: Get Out, Lady Bird, La forma dell’acqua, The Big Sick, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior cortometraggio documentario: Edith+Eddie, Heaven is a Traffic Jam on the 405, Heroin(e), Knife Skills, Traffic Stop
Miglior canzone: “Mighty River”, Mudbound; “Mystery of Love”, Chiamami col tuo nome; “Remember me”, Coco; “Stand Up for Something”, Marshall; “This is me”, The Greatest Showman
Miglior sceneggiatura non originale: Chiamami col tuo nome, Logan, Molly’s Game, Mudbound, The Disaster Artist
Migliori costumi: Il filo nascosto, La bella e la bestia, La forma dell’acqua, L’ora più buia, Victoria & Abdul
Miglior trucco e acconciature: L’ora più buia, Victoria & Abdul, Wonder
Migliore scenografia: Blade Runner 2049, La Bella e la Bestia, Dunkirk, La forma dell’acqua, L’ora più buia
Miglior cortometraggio: DeKalb Elementary, My Nephew Emmett, The Eleven O’Clock, The Silent Child, Watu Wote/All of Us
Miglior montaggio sonoro (“sound mixing”): Baby Driver, Blade Runner 2049
Dunkirk, La forma dell’acqua, Star Wars: Gli ultimi Jedi
Miglior effetti speciali (“visual effects”): Blade Runner 2049, Guardiani della Galassia: Vol. 2., Kong: Skull Island, Star Wars: Gli ultimi Jedi, The War – Il pianeta delle scimmie
Miglior fotografia: Blade Runner 2049, Dunkirk, La forma dell’acqua, L’ora più buia, Mudbound
Miglior sonoro (“sound editing”): Baby Driver, Blade Runner 2049, Dunkirk, La forma dell’acqua, Star Wars: Gli ultimi Jedi
Miglior cortometraggio animato: Dear Basketball, Garden Party, Lou, Negative Space, Revolting Rhymes
Miglior colonna sonora originale: Dunkirk, Il filo nascosto, La forma dell’acqua, Star Wars: Gli ultimi Jedi, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior montaggio: Baby Driver, Dunkirk, Io, Tonya, La forma dell’acqua, Tre manifesti a Ebbing, Missouri