Gli Stati Uniti imporranno nuovi dazi alle importazioni di acciaio e alluminio
Lo ha annunciato inaspettatamente Donald Trump, provocando le reazioni arrabbiate di diversi alleati e partner commerciali
Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato giovedì l’intenzione di imporre nuovi dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, provocando le reazioni negative di alcuni partner commerciali degli Stati Uniti. Verranno imposti dazi del 25 per cento sulle importazioni di acciaio e del 10 per cento su quelle di alluminio: di fatto verrà introdotta una nuova tassa su tutte le spedizioni di metalli destinate agli Stati Uniti. Trump ha detto che firmerà le nuove misure la prossima settimana e ha promesso che rimarranno in vigore «per un lungo periodo di tempo».
Our Steel and Aluminum industries (and many others) have been decimated by decades of unfair trade and bad policy with countries from around the world. We must not let our country, companies and workers be taken advantage of any longer. We want free, fair and SMART TRADE!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 1, 2018
«Le nostre industrie di acciaio e alluminio (e molte altre) sono state decimate per decenni da commerci sfavorevoli e pessime policy con paesi di tutto il mondo. Non possiamo permettere che il nostro paese, le nostre società e i nostri lavoratori siano sfruttati ancora. Vogliamo un commercio libero, giusto e intelligente!», ha scritto Trump su Twitter, annunciando l’introduzione dei dazi. Il New York Times ha scritto che Trump ha detto a più di una decina di dirigenti d’azienda che le tariffe saranno applicate a tutti i paesi, senza distinzioni, perché lasciarne anche fuori solo uno significherebbe alimentare le richieste degli altri di avere uguale trattamento. Governi stranieri, multinazionali e dipartimento della Difesa si sono opposti all’applicazione di misure così ampie, sostenendo che avrebbero potuto danneggiare i rapporti economici e di sicurezza con i partner commerciali.
L’annuncio di Trump è arrivato nonostante l’opposizione delle molte aziende statunitensi che usano i metalli importati nei loro prodotti, come quelle che producono automobili e che confezionano alimenti. Anche diversi funzionari dell’amministrazione avevano messo in guardia Trump che i dazi avrebbero reso le relazioni con alcuni alleati molto tese e che avrebbero potuto provocare ritorsioni di vario tipo (innanzitutto altri dazi contro le merci statunitensi). Dopo l’annuncio, Canada e Unione Europea hanno reagito in maniera negativa. Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, ha detto che i nuovi dazi potrebbero mettere a rischio migliaia di posti di lavoro in Europa. In Canada, paese principale fornitore di acciaio e alluminio degli Stati Uniti, il ministro del Commercio François-Philippe Champagne ha detto che i dazi sono «inaccettabili». Altre reazioni negative sono arrivate da Messico e Brasile.
I dazi annunciati da Trump hanno come obiettivo soprattutto le importazioni provenienti dalla Cina, paese che produce più della metà dell’acciaio mondiale. La Cina non ha ancora adottato alcuna contromisura ufficiale, ma tutto lascia pensare che lo farà presto, come ritorsione contro le ultime misure commerciali degli Stati Uniti.