Carles Puigdemont ha rinunciato alla presidenza della Catalogna
Dopo due mesi di stallo politico e dopo aver verificato che era impossibile una sua nomina senza lasciare Bruxelles e rischiare l'arresto
L’ex presidente catalano Carles Puigdemont ha annunciato la sua rinuncia a essere rieletto alla presidenza della Catalogna. Puigdemont ha diffuso un video spiegando di avere chiesto al presidente del parlamento, Roger Torrent, di non presentare la sua candidatura, almeno temporaneamente, e iniziare il prima possibile nuove consultazioni con i gruppi parlamentari per formare un nuovo governo. La situazione politica in Catalogna è in stallo dalle ultime elezioni, quelle del 21 dicembre scorso, vinte dagli indipendentisti.
Puigdemont era stato indicato fin da subito come principale candidato per la presidenza della Catalogna, perché leader della lista indipendentista che aveva preso più voti alle ultime elezioni. Il problema è che si trova a Bruxelles, in Belgio, dalla fine di ottobre, per evitare di essere processato in Spagna per i reati di sedizione e ribellione legati alla dichiarazione unilaterale di indipendenza sostenuta dall’ultimo governo catalano e approvata dal parlamento uscente, anch’esso a maggioranza indipendentista. I partiti indipendentisti catalani non erano riusciti a trovare un modo per permettere il ritorno in Catalogna di Puigdemont senza il rischio dell’immediato arresto e il Tribunale costituzionale spagnolo aveva stabilito che non era possibile eleggere un presidente a distanza. Per questa ragione, e per diverse tensioni tra partiti indipendentisti, la situazione era rimasta bloccata, almeno fino a giovedì.
Nel suo discorso, Puigdemont ha indicato Jordi Sànchez come possibile nuovo candidato alla presidenza della Catalogna. Sànchez era il presidente dell’Assemblea nazionale catalana, la principale organizzazione indipendentista della società civile in Catalogna, e da qualche mese di trova in carcere per gli stessi reati di cui è accusato anche Puigdemont. Finora il giudice che ha in carico il caso ha negato a Sànchez un permesso per poter assistere alle sedute del parlamento catalano (Sànchez è stato eletto deputato: era il numero 2 della lista di Puigdemont). Non è chiaro se gli sarà permesso, nei fatti, di poter essere eletto nuovo presidente della Catalogna.