Chi vincerà gli Oscar (forse)

Le previsioni degli esperti su tutte le categorie: i favoriti per il Miglior film sono "La forma dell'acqua" e "Tre manifesti a Ebbing, Missouri"

(Kevork Djansezian/Getty Images)
(Kevork Djansezian/Getty Images)

Il 27 febbraio i circa settemila membri votanti dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences hanno consegnato – via posta o via internet – i loro voti per gli Oscar, la cui cerimonia di premiazione si terrà nella notte tra il 4 e il 5 marzo. I votanti sono professionisti dei vari settori del cinema e, a parte qualche eccezione, ognuno ha votato per ogni categoria. Non è facile prevedere chi vincerà i 24 premi Oscar che saranno assegnati; per via di un complicato sistema di votazione, poi, quello più difficile da prevedere è il più importante: l’Oscar per il Miglior film.

Si possono comunque fare previsioni, però, basandosi su tre cose: l’analisi di come andò negli anni passati, l’analisi di altri importanti premi cinematografici assegnati quest’anno e le quote degli scommettitori. Abbiamo quindi messo insieme le previsioni di importanti siti di cinema come Variety e Hollywood Reporter, quelle di FiveThirthyEight, che è il più affidabile sito di analisi di dati, e le quote attuali di SNAI, il più importante sito italiano di scommesse. Vediamo cosa suggeriscono, con cautela: si tratta di indovinare il gusto personale, espresso tramite voto segreto, di settemila persone, senza che qualcuno faccia sondaggi.

A complicare le cose c’è il fatto che negli ultimi anni l’Academy ha invitato molti nuovi e giovani membri, che potrebbero far valere i loro gusti un po’ più moderni. Un tempo l’Academy era infatti un po’ troppo sbilanciata verso i gusti di cinquantenni-maschi-bianchi, ora un po’ meno.

Qui avanti ci sono tutte le previsioni, utilissime per fare bella figura nell’eventuale gioco con gli amici. Sul sito dell’Academy si possono fare le proprie previsioni, per poi controllarle la mattina del 5.

Miglior film
Chiamami col tuo nome, Dunkirk, Get Out, Il filo nascosto, Lady Bird, La forma dell’acqua, L’ora più buia, The Post; Tre manifesti a Ebbing, Missouri

È l’unica categoria con nove nomination (quasi tutte le altre ne hanno cinque): qualcuno dice «perché così ognuno può trovare almeno un film che ha visto». I votanti non devono votare solo il loro film preferito; devono fare una classifica con le preferenze: ordinare cioè i nove film dal preferito al meno preferito. Si fa così perché poi, al momento degli scrutini, si avrà una classifica di nove film, dal più votato al meno votato. A quel punto si prenderanno le schede del meno votato e si guarderà qual era il secondo film preferito da chi aveva messo quel film al primo posto. I “secondi voti” del film meno votato diventeranno quindi voti per un altro film. Si andrà avanti così finché un film non avrà (tra primi, secondi, terzi e successivi voti) almeno metà delle preferenze totali. Si fa così per far vincere un film che sia piaciuto tanto a tanti; non uno che sia piaciuto tantissimo a giusto un po’ più di persone rispetto a un altro.

Di conseguenza è molto difficile fare previsioni. Ci sono dei favoriti, però: La forma dell’acqua, perché ha vinto gli importanti premi assegnati dai sindacati dei registi, dei produttori e dei montatori; Tre manifesti a Ebbing, Missouri, perché ha vinto i Golden Globe e il premio per il miglior cast assegnato dal sindacato degli attori (che spesso viene dato al film che poi vince l’Oscar per il Miglior film). Scommettendo con SNAI dieci euro su La Forma dell’acqua si otterrebbero 21,5 euro; la quota di Tre manifesti a Ebbing, Missouri è un po’ più bassa: 18 euro ottenuti per ogni 10 euro scommessi.

Altri film che potrebbero vincere sono Get Out, Lady Bird e Dunkirk: difficilmente saranno il film preferito di molti, ma potrebbero essere il secondo o il terzo film preferito da tanti. La statistica non è dalla loro però: Dunkirk non ha avuto nomination per attori, attrici o sceneggiatura (e l’ultima volta che un film senza queste nomination vinse l’Oscar per il Miglior film fu 85 anni fa); Get Out ha avuto meno di cinque nomination totali (l’ultimo film con così poche nomination a farcela fu 84 anni fa); Lady Bird non ha avuto nomination tecniche (l’ultima volta che un film vinse senza nomination tecniche fu 37 anni fa). Vox ha comunque provato a dire cosa potrebbe portare alla vittoria di ognuno dei nove film.

Miglior regia
Christopher Nolan, Dunkirk; Greta Gerwig, Lady Bird; Paul Thomas Anderson, Il filo nascosto; Guillermo del Toro, La forma dell’acqua; Jordan Peele, Get Out

La parte difficile è alle spalle. Da qui in poi è facile: chi prende anche solo un voto in più, vince. In questa categoria è quasi certa la vittoria di Guillermo del Toro: perché è un regista che è considerato un autore, un esperto, un maestro del cinema; e perché il suo film ha una regia molto ricercata, con molte cose che possono fare colpo sugli addetti ai lavori. Del Toro ha vinto altri importanti premi di regia degli ultimi mesi: se dovesse vincere, due registi messicani (lui e Alejandro González Iñárritu) avrebbero vinto quattro degli ultimi cinque Oscar per la regia. La quota SNAI per del Toro è 1,10: 11 euro per ogni 10 scommessi. Per gli amanti del rischio: Nolan è quotato a 5 e Gerwig – la prima donna candidata dopo diversi anni – è quotata a 8.

Miglior attore protagonista
Daniel Day-Lewis, Il filo nascosto; Daniel Kaluuya, Get Out; Denzel Washington, Roman J. Israel, Esq.; Gary Oldman, L’ora più buia; Timothée Chalamet, Chiamami col tuo nome

Gary Oldman è uno stimato attore di 59 anni che non ha mai vinto l’Oscar e per interpretare Winston Churchill in un film con un chiaro messaggio nobilitante ha cambiato molto il suo aspetto fisico, si è sottoposto a ore di trucco e ha cambiato molto la sua voce e il suo accento. È la descrizione delle cose per cui è molto probabile vincere un Oscar; Oldman, che per questa interpretazione ha già vinto il Golden Globe e il SAG (il premio degli attori), sembra avere la vittoria in tasca. Su SNAI è quotato a 1,10. Seguono Timothéè Chalamet di Chiamami col tuo nome (12) e, entrambi quotati a 15, Daniel Kaluuya e Daniel Day-Lewis, che però ne ha già vinti tre di Oscar per il Miglior attore.

Miglior attrice protagonista
Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Margot Robbie, Io, Tonya; Meryl Streep, The Post; Sally Hawkins, La forma dell’acqua; Saoirse Ronan, Lady Bird

Anche Frances McDormand – già vincitrice dell’Oscar per Fargo, nel 1997 – ha vinto sia ai SAG che ai Golden Globe (che sono assegnati dalla stampa estera, che non vota per gli Oscar, ma sono comunque considerati un importante segnale per capire l’andazzo generale). È strafavorita anche lei e la sua quota SNAI è di 1,08: dovreste quindi investire 100 euro per guadagnare, in caso di sua vittoria, i soldi per una pizza e una bibita. Le altre quote, per quelli che non pensano la cose andranno come tutto sembra presagire: Ronan a 8, Hawkins a 15, Robbie a 30, Streep a 50.

Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer, Tutti i soldi del mondo; Richard Jenkins, La forma dell’acqua; Samwell Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri; Willem Dafoe, The Florida Project; Woody Harrelson, Tre manifesti a Ebbing, Missouri

Lo strafavorito per la vittoria è Samwell Rockwell, quotato a 1,15. Ma c’è chi dice che quelli a cui è piaciuto Tre manifesti a Ebbing, Missouri potrebbero “disperdere i loro voti” votando anche Harrelson, candidato anche lui. Per quelli che non credono nella capacità dei votanti di convergere sul voto utile, ha buone possibilità anche Willem Dafoe: è quotato a 6 e la sua è l’unica candidatura di The Florida Project, un film piccolo ma che è piaciuto a molti.

Miglior attrice non protagonista
Allison Janney, Io, Tonya; Laurie Metcalf, Lady Bird; Lesley Manville, Il filo nascosto; Mary J. Blige, Mudbound; Octavia Spencer, La forma dell’acqua

Allison Janney ha vinto i Golden Globe, i SAG e anche altri importanti premi. È nettamente la favorita e la sua quota SNAI è 1,15. Ma ha discrete possibilità anche Metcalf, quotata a 5. Janney ha 58 anni, Metcalf ne ha 62: entrambe sono alla loro prima candidatura per un Oscar.

Le sceneggiature
Originali: 
Get Out, Lady Bird, La forma dell’acqua, The Big Sick, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Non originali: Chiamami col tuo nome, Logan, Molly’s Game, Mudbound, The Disaster Artist

Innanzitutto una necessaria premessa: “non originali” è proprio un brutto modo di chiamare una cosa su cui uno sceneggiatore ha comunque lavorato per mesi. Poi le previsioni: è nettamente favorito James Ivory, che ha scritto la sceneggiatura di Chiamami col tuo nome partendo dal libro di André Aciman (la quota SNAI è 1,15).

Per quanto riguarda l’Oscar per la Miglior sceneggiatura originale, finalmente un po’ di sana incertezza. Il premio di riferimento, quello del sindacato degli sceneggiatori, se l’è preso Get Outma per alcune questioni tecniche Tre manifesti a Ebbing, Missouri non era candidabile per quel premio. A questi due film bisogna aggiungere anche Lady Bird. L’Oscar per la Miglior sceneggiatura è spesso stato un premio da dare a un regista-sceneggiatore quando ha fatto un film che è piaciuto, ma non così tanto da vincere l’Oscar. Bisogna poi tenere presente anche un’altra cosa, valida per ogni categoria: le case di produzione fanno davvero campagna promozionale per convincere i membri dell’Academy a votare un loro film in qualche categoria, e si dice che sia Lady Bird che Get Out abbiano investito molto su questa categoria, proprio sapendola aperta a vari esiti.

Gli altri film
Straniero
: A Fantastic Woman, Loveless, The Insult, On body and soul, The Square
D’animazione: Baby Boss, Coco, Loving Vincent, Ferdinand, The Breadwinner
Documentario: Abacus: Small Enough to Jail, Faces Places, Icarus, Strong Island, Last man in Aleppo

Sono categorie più difficili perché se nelle altre bene o male girano sempre gli stessi 10-12 film, questi film sono candidati solo qui. Sono corse a parte, con meno elementi a disposizione per fare delle previsioni. Il film cileno A Fantastic Women è considerato il favorito, ma hanno buone possibilità anche The Insult e The Square. L’Oscar per il miglior film d’animazione dovrebbe andare quasi di certo a Coco perché, come ha scritto Variety «è della Pixar, passiamo alla prossima categoria». Sul Miglior documentario, ognuno ha la sua: Icarus, perché parla di doping e Russia e sono appena finite le Olimpiadi invernali; Faces Places perché è un bel film e la regista Agnès Varda ha 89 anni (e varrebbe un po’ come premio alla carriera); Last man in Aleppo perché parla di Siria e potrebbe essere sia attuale che “politico” e “capace di mandare un messaggio”. Comunque, parlando di soldi, molti affidabili esperti prevedono una vittoria di Icarus, che sul sito SNAI è quotato a 5.

Gli altri premi

Le previsioni dicono che l’attesissimo premio per il Miglior montaggio sonoro andrà a Dunkirk (del cui rumore avevamo parlato qui), stesso discorso anche per il Miglior sonoro (no, non lo vince sempre lo stesso film e no, non è lo stesso premio). Il favorito per gli effetti speciali è Blade Runner 2049, quelli per la Migliore scenografia sono Blade Runner 2049La forma dell’acqua; quello per la Miglior fotografia è Blade Runner 2049. Roger Deakins, il direttore della fotografia, è considerato uno dei due-tre migliori di Hollywood e nonostante le 14 nomination non ha mai vinto un Oscar. Il filo nascosto è favorito per i Miglior costumi: vince anche il premio “beh ci mancherebbe”, visto che parla di moda. L’ora più buia è favorito per trucco e acconciature e Dunkirk per il Miglior montaggio. Alexander Desplat, che ha lavorato a La forma dell’acqua, dovrebbe vincere l’Oscar per la Miglior colonna sonora. Nel caso della Miglior canzone ci sono due canzoni più favorite delle altre: “Remember me” di Coco e “This is me” di The Greatest Show. 

Il favorito per la vittoria del Miglior cortometraggio animato è Kobe Briant, per Dear Basketball. I favoriti per il cortometraggio documentario sono Heroin(e) e Heaven Is a Traffic Jam on the 405, quelli per il miglior cortometraggio sono DeKalb Elementary, che parla di una sparatoria in una scuola e The Eleven O’Clock, che è una commedia.