Il ministero dello Sviluppo Economico ha trovato un accordo per “congelare” i licenziamenti nella filiale italiana di Embraco
Il ministero dello Sviluppo Economico ha trovato un accordo per evitare temporaneamente i licenziamenti nella filiale italiana di Embraco, l’azienda del gruppo Whirlpool che a gennaio aveva deciso di licenziare 500 persone nel suo stabilimento a Riva di Chieri (Torino). Il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha scritto su Twitter che Embraco ha “congelato” i licenziamenti per tutto il 2018 e che pagherà lo stipendio intero ai lavoratori dello stabilimento di Riva di Chieri. Il gruppo Whirlpool si è anche impegnato a reindustrializzare lo stesso stabilimento, cosa che allontana la sua eventuale chiusura.
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Accordo su Embraco licenziamenti congelati per tutto il 2018. Nessun part time, stipendio pieno a carico società. A lavoro con Invitalia e Whirpool su reindustrializzazione.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 2, 2018
Il caso era iniziato a novembre del 2017, quando Embraco aveva annunciato una riduzione della produzione nello stabilimento di Riva di Chieri: un’azione che sembrava indicare la volontà di ridurre in maniera permanente il numero di operai impiegati. A gennaio i timori degli operai si sono rivelati fondati: Embraco ha deciso di spostare la produzione in Slovacchia e quasi 500 operai hanno ricevuto una lettera che annunciava il licenziamento collettivo. Da allora Calenda aveva avviato una trattativa – che ha avuto delle fasi molto agitate – per evitare i licenziamenti e spingere Embraco a fare scelte meno drastiche.