La sfilata di Dior, ispirata al ’68

In passerella simboli della pace e maglioni con sopra "NO", tra il pubblico Cara Delevingne, Lottie Moss e Isabelle Huppert

La modella e attrice Cara Delevingne arriva alla sfilata di Christian Dior, Parigi, 27 febbraio 2018
(PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)
La modella e attrice Cara Delevingne arriva alla sfilata di Christian Dior, Parigi, 27 febbraio 2018 (PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images)

Tra le sfilate del primo giorno della Settimana della moda di Parigi, quando i principali marchi francesi presentano le loro collezioni autunno/inverno 2018/2019, c’è stata anche quella di Dior. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior dal giugno 2016, ha riproposto come nelle collezioni precedenti un messaggio femminista, questa volta ispirato al ’68 e alle sue ripercussioni nel mondo della moda: si sono visti simboli della pace, maglioni con sopra molti “NO”, gonne in tartan e giacche abbinate ad alludere alle ragazze sulle barricate, giacche di pelle, patchwork in denim e velluto.

La passerella era fatta con gigantografie di pagine e copertine di riviste di moda del 1968, mentre sullo sfondo c’era la copertina di The Subversive Stitch, un libro della scrittrice femminista Rozsika Parker uscito del 1988.