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  • Lunedì 26 febbraio 2018

Fa freddo ❄️

Un bel po' più del solito, a causa di un fronte gelido dalla Russia che ha portato anche gran foto di Roma sotto la neve

Sofia, Bulgaria, 26 febbraio 2018
(NIKOLAY DOYCHINOV/AFP/Getty Images)
Sofia, Bulgaria, 26 febbraio 2018 (NIKOLAY DOYCHINOV/AFP/Getty Images)

Negli ultimi giorni una corrente d’aria molto fredda proveniente dalla Russia settentrionale ha causato un notevole abbassamento delle temperature in buona parte dell’Europa orientale e centrale, con gelate e nevicate che hanno interessato anche l’Italia. Nella notte tra domenica e lunedì è nevicato a Roma, dove si sono accumulati circa 3 – 4 centimetri di neve a seconda della zona, causando molti disagi al traffico ferroviario. Domenica era nevicato a Torino, a sufficienza da provocare il rinvio della partita Juventus – Atalanta. Venti freddi hanno interessato buona parte della Pianura padana e del centro Italia, con temperature minime insolite per la fine di febbraio e che di solito sono registrate in gennaio, nella fase più acuta dell’inverno. Nei paesi scandinavi le minime hanno raggiunto i -20 °C, mentre a partire da oggi forti nevicate dovrebbero interessare parte del Regno Unito.

Secondo i meteorologi in alcune aree dell’Europa non faceva così freddo dal 2013, nonostante nei mesi scorsi l’inverno sia stato piuttosto mite in buona parte del continente. La causa del freddo è un fronte di alta pressione che si è formato sopra la Scandinavia nei giorni scorsi, e che persiste ancora adesso. In corrispondenza di quest’area di alta pressione, i venti girano in senso orario formando un grande vortice che risucchia l’aria fredda dalla vicina Russia, spingendola poi verso il resto dell’Europa, più a sud. L’alta pressione è stata causata da un rapido riscaldamento della stratosfera, il secondo dei cinque strati in cui si divide convenzionalmente l’atmosfera, che si è verificata ad alte latitudini nell’emisfero boreale (il nostro).

Italia
In vista della nevicata, a Roma per precauzione è stata disposta la chiusura delle scuole, compresi gli asili nido, così come la sospensione di buona parte delle attività presso l’Università la Sapienza. A Roma è iniziato a nevicare intorno alle 2 di notte e la nevicata è diventata più intensa verso le 4, quando la neve ha iniziato ad attecchire. In alcune aree della città si sono formati 3-4 centimetri di neve. Per coordinare il lavoro dei mezzi per spalare la neve e per fornire assistenza alla popolazione, il comune ha attivato un centro operativo.

Per la giornata di lunedì sono previste nevicate in altre aree del centro Italia, soprattutto nell’entroterra laziale e verso l’Adriatico. La temperatura potrebbe raggiungere una minima di -9 °C tra lunedì e martedì, fenomeno che potrebbe essere accentuato dalla presenza di neve al suolo e cielo sereno: i raggi solari vengono riflessi e si disperde una maggiore quantità di calore (effetto albedo).

In buona parte del Piemonte è iniziato a nevicare domenica, con temperature che nelle zone montane hanno raggiunto i -10 °C. Le minime più basse sono state registrate nelle province di Asti e di Cuneo. A Limone Piemonte, meta sciistica nel cuneese, negli ultimi due giorni si sono accumulati fino a 120 cm di neve. In altre aree del cuneese è invece piovuto, portando alla formazione di lastroni di ghiaccio su diverse strade. A Torino è iniziato a nevicare nella mattina di domenica, poi il fenomeno si è intensificato nel pomeriggio. La temperatura in città si è mantenuta entro i -4 °C e, a differenza di Roma, l’amministrazione comunale non ha ritenuto di disporre la chiusura delle scuole, che sono quindi regolarmente aperte in tutta la città.

In Liguria si sono registrate deboli nevicate e forti venti, così come nel Veneto. Domenica a causa delle forti raffiche di vento, è crollato il sostegno di alcuni cartelli stradali sul Ponte della Libertà, la strada di accesso a Venezia, causando un’interruzione del traffico. In Toscana l’allerta per la neve resterà attività fino alla fine di lunedì, ma oltre al freddo intenso non dovrebbero esserci seri problemi legati alla neve. Sull’Appennino pistoiese è caduto un metro circa di neve.

In Emilia-Romagna è iniziato a nevicare, debolmente, lungo l’Appennino e si registrano numerose gelate in buona parte della Regione. I comuni di Rimini e di Parma hanno disposto la chiusura delle scuole per domani, in previsione di un peggioramento delle condizioni. Il mar Adriatico è molto mosso e sferzato da raffiche di vento piuttosto intense. Anche nelle Marche e nell’Umbria diversi comuni hanno deciso di chiudere le scuole. In Campania sono invece in corso preparativi in vista dell’arrivo del freddo nelle prossime ore.

Trasporti
Le aziende del Gruppo FS (RFI, Trenitalia e ANAS) hanno attivato i loro piani neve e gelo già dalla fine della scorsa settimana. La situazione sulla rete ferroviaria è regolare in buona parte dell’Italia, anche se sono indicati rallentamenti nel nodo di Roma a causa della neve. I ritardi sono consistenti e in alcuni casi superano i 100 minuti, anche sulla linea dell’alta velocità. Sulla rete autostradale il traffico è regolare, ma in alcuni tratti la presenza di neve e ghiaccio sta portando a qualche rallentamento.

Per informazioni aggiornate sui treni, potete consultare Viaggiatreno.it, mentre per il traffico su strada il sito del CCISS.

Europa
Il fronte di aria fredda ha causato una forte riduzione della temperatura nei paesi scandinavi. A Helsinki, la capitale della Finlandia, si è arrivati a -20 °C, con massime intorno ai -7 °C. In Svezia nell’area di Stoccolma le minime sono arrivate a -11 °C. Regno Unito e Francia si stanno preparando per l’arrivo del fronte freddo, che porterà nuove nevicate. Saranno soprattutto intense nel Regno Unito, dove sono previsti fino a 20 cm di neve in parte dell’Inghilterra orientale. In Scozia dovrebbero accumularsene al massimo 10, ma farà comunque molto freddo.

Previsioni
Il freddo rimarrà in buona parte dell’Europa per l’intera settimana, con temperature che rientreranno nelle medie stagionali solo a partire dal prossimo sabato in Italia. Ci potranno essere nuove nevicate, soprattutto al centro-nord.