Il tweet della Polizia sugli osservatori di Amnesty International alla manifestazione dell’ANPI
Ha detto di essersi “sentita tutelata”, anche se lo scopo dell'operazione era controllare le eventuali violenze delle forze dell'ordine
Alla manifestazione antifascista organizzata sabato a Roma dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI) erano presenti una ventina di osservatori di Amnesty International Italia, con il compito di monitorare il comportamento delle forze di polizia ed eventuali usi sproporzionati della violenza. L’account Twitter della Polizia di Stato, dopo le manifestazioni, ha commentato – in maniera apparentemente sarcastica – la loro presenza scrivendo che «dopo [le] violenze subite a Piacenza e a Torino le Forze dell’Ordine si sono sentite tutelate».
Oggi a Roma alla manifestazione promossa dall’Anpi presenti osservatori di @amnestyitalia contro violazioni diritti umani. Dopo violenze subite a #Piacenza e a #Torino le Forze dell’Ordine si sono sentite tutelate
— Polizia di Stato (@poliziadistato) February 24, 2018
Il tweet della Polizia è stato criticato sui social network, visto che lo scopo dell’operazione di Amnesty International era di controllare la violenza da parte delle forze dell’ordine, e non – almeno dichiaratamente – quella dei manifestanti. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha detto che il tweet era «critico» nei confronti dell’operazione. In una risposta su Twitter a un poliziotto, ha poi detto: «concordo con lei che i cop watchers sono strumento di garanzia, per tutti». All’Ansa ha spiegato: «Avevamo informato in anticipo la Questura di Roma sulla presenza dei nostri osservatori e questo esperimento non va assolutamente interpretato come progetto contro le forze dell’ordine».
Si tratta di un post critico nei confronti del progetto di Amnesty International di monitorare il rispetto degli standard internazionali sull'uso della forza, da parte delle forze di polizia, durante le manifestazioni.
— Riccardo Noury (@RiccardoNoury) February 25, 2018
Il tweet della Polizia di Stato si riferiva a degli scontri avvenuti rispettivamente lo scorso 11 febbraio e giovedì scorso: in entrambi i casi, degli agenti si erano scontrati con i manifestanti che protestavano contro il partito neofascista CasaPound, a Piacenza per l’apertura di una sede e a Torino per un comizio. La Polizia aveva detto che a Piacenza cinque agenti erano rimasti feriti, ed era circolato il video di alcuni manifestanti che picchiavano con dei bastoni un poliziotto a terra. A Torino, secondo la polizia, sei agenti erano stati feriti dal lancio di sassi e di bombe carte imbottite di schegge di metallo e di legno.