Il presidente del Potenza Calcio Salvatore Caiata, indagato per riciclaggio, è stato escluso dal M5S

Luigi Di Maio e Salvatore Caiata, durante la presentazione dei candidati del M5S nei collegi uninominali, Roma, 29 gennaio 2018.
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Luigi Di Maio e Salvatore Caiata, durante la presentazione dei candidati del M5S nei collegi uninominali, Roma, 29 gennaio 2018. (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Salvatore Caiata, presidente del Potenza Calcio e candidato per il Movimento 5 Stelle alla Camera in Basilicata, è stato escluso dal M5S perché si è scoperto essere indagato a Siena per riciclaggio. Lo ha scritto il leader del M5S Luigi Di Maio su Facebook, specificando che Caiata non aveva informato nessuno nel Movimento dell’indagine a suo carico. Enrico De Martino, legale di Caiata, ha detto all’ANSA che lui e il suo assistito sapevano dell’indagine dal 2016.

La notizia dell’indagine era stata data venerdì mattina da alcuni giornali. Caiata ha 47 anni ed è anche un imprenditore nel settore della ristorazione: La Stampa scrive che «aveva accumulato negli anni la proprietà di vari locali e ristoranti, tre dei quali nella sola Piazza del Campo». Al centro delle verifiche ordinate dai pubblici ministeri ci sarebbero una serie di trasferimenti poco chiari di immobili e capitali per la compravendite di attività commerciali e immobili a Siena e anche altre città italiane. Nell’indagine sarebbero coinvolti anche altri due imprenditori molto noti a Siena: Cataldo Staffieri, manager de La Cascina (grossa cooperativa romana associata alla Compagnia delle Opere e finita anche nella cosiddetta “inchiesta di Mafia Capitale”), e Igor Bidilo, imprenditore kazako.