La bobbista russa Nadežda Sergeeva è risultata positiva a una sostanza dopante alle Olimpiadi di Pyeongchang
Il presidente della Federazione russa di bob Alexander Zubkov ha detto che domenica la bobbista Nadežda Sergeeva ha fallito un test antidoping alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018, risultando positiva a un farmaco per il cuore la cui assunzione è vietata.
Zubkov non ha specificato il nome del farmaco ma ha detto che non è il meldonium, la sostanza a cui era stato trovato positivo Alexander Krushelnitsky (il comitato olimpico aveva in quel caso revocato la medaglia di bronzo vinta nel curling). Zubkov ha anche riferito che Nadežda Sergeeva dice di non aver preso il farmaco a cui è risultata positiva, e il team che non le è stata consegnata nessuna medicina.
Sergeeva aveva gareggiato lo scorso mercoledì nella gara femminile di bob a due insieme a Anastasija Kočeržova, arrivando in dodicesima posizione. Era tra gli atleti russi che avevano ricevuto il permesso di gareggiare alle Olimpiadi invernali anche dopo l’esclusione della propria Nazionale per una grossa indagine antidoping. Gli atleti russi in gara avevano dovuto dimostrare di non aver avuto problemi con il doping durante la loro carriera, e stanno partecipando alle gare senza rappresentare il loro paese, presentandosi semplicemente come “Atleti olimpici dalla Russia”.
Quella di Pyeongchang è la seconda Olimpiade di Nadežda Sergeeva: a Soči 2014 gareggiò sempre nella gara femminile di bob a due, classificandosi al sedicesimo posto.