Il Kazakistan ha cambiato l’alfabeto, di nuovo
Sostituendo con gli accenti gli apostrofi molto criticati che erano stati imposti dal presidente Nursultan Nazarbayev
Il 19 febbraio il presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbayev, ha emanato un decreto per modificare l’alfabeto del paese sostituendo gli apostrofi con gli accenti. Il nuovo decreto cambia quello precedente firmato da Nazarbayev in ottobre in cui si stabiliva il passaggio dal cirillico all’alfabeto latino entro il 2025 ma in cui si imponeva, in modo del tutto arbitrario, un diffusissimo uso dell’apostrofo che gli esperti e i linguisti avevano molto criticato.
Nel maggio del 2017 Nazarbayev aveva annunciato l’abbandono del cirillico a favore dell’alfabeto latino, e aveva istituito una Commissione nazionale per la modernizzazione della società che comprendeva un gruppo di linguisti incaricati di elaborare il modo in cui i suoni kazaki dovessero essere trascritti dal cirillico. Nazarbayev aveva motivato la sua decisione con la volontà di rendere più veloce il rinnovamento del paese. Secondo molti osservatori c’entravano però anche ragioni politiche: e cioè il desiderio di indebolire i legami con la Russia.
Il kazako presenta molti suoni che non sono facilmente riproducibili attraverso un alfabeto fatto solo di lettere, e la Commissione aveva fatto diverse ipotesi: la prima prevedeva l’uso di marcatori linguistici (cediglia, tilde e altri segni diacritici per modificare la pronuncia) e la seconda l’uso di digrammi (doppi segni per indicare un unico suono).
Rifiutando le proposte degli esperti, lo scorso 27 ottobre Nazarbayev aveva emanato all’improvviso un decreto sugli apostrofi: dovevano essere usati sia al posto dei marcatori linguistici che dei digrammi, per modificare i suoni di certe lettere. Nel decreto si stabiliva per esempio che la lettera S con un apostrofo dovesse indicare il suono sh e che la C’ dovesse essere pronunciata ch. La decisione del presidente aveva suscitato molte critiche: quelle dei linguisti della commissione, innanzitutto, e quelle di chi aveva fatto notare come l’uso degli apostrofi avrebbe reso difficile fare ricerche su Google, creare degli hashtag su Twitter e come, in generale, risultasse ingombrante e complicato.
(L’ultima versione dell’alfabeto del Kazakistan)
Con l’ultimo decreto, si prevede che il nuovo-nuovo alfabeto sia composto da 32 lettere, e che le lettere a’, g’, n’, o’, u’, y’, siano rese con un semplice accento al posto dell’apostrofo. Altri suoni specifici della lingua kazaka saranno infine resi con sh e ch, invece che con s’ e c’. Di fatto sono state accolte le critiche e le prime proposte della Commissione che doveva occuparsi del passaggio da un alfabeto all’altro. Sebbene il cambio deciso da Nazarbayev sia stato fatto senza alcuna consultazione pubblica, le reazioni sono state positive. Il decreto stabilisce che il paese avrà sette anni per passare completamente al nuovo sistema.