È stato trovato un accordo per il nuovo contratto dei dipendenti degli enti locali

(Ansa)
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Dopo quasi dieci anni è stato firmato un accordo preliminare, definito anche “ipotesi di contratto“, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale che riguarda 467mila lavoratori degli enti locali (che comprendono, tra gli altri, regioni, comuni, città metropolitane e camere di commercio). L’ipotesi di contratto che riguarda gli anni dal 2016 al 2018 è stata firmata dai sindacati principali e da Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

Aran ha scritto che «il contratto riconosce aumenti economici, pari a circa 85 euro medi e prevede altresì, per il 2018, un elemento perequativo della retribuzione con valori più elevati per le categorie e posizioni economiche collocate nelle fasce più basse della scala parametrale. Sono riconosciuti anche gli arretrati contrattuali per il periodo 2016-2017. Dalla fine del 2018, con decorrenza 2019, è previsto, infine, un incremento dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa».

Il contratto entrerà in vigore dopo la fine delle necessarie verifiche che riguardano la compatibilità economica.