Dov’è Ivan Della Valle?
Nelle ultime ore si è creato un piccolo caso intorno ai movimenti di un deputato del M5S che ha ammesso di essersi tenuto alcuni rimborsi
Nelle ultime ore si è parlato molto del caso di Ivan Della Valle, uno dei deputati del Movimento 5 Stelle accusato dalle Iene di essersi tenuto parte dei rimborsi elettorali che secondo il regolamento del partito dovevano essere versati a un fondo per le piccole imprese. Nel pomeriggio si era diffusa la notizia che Della Valle fosse scappato in Marocco per sfuggire allo scandalo; l’aveva spiegato il padre del deputato in alcune interviste ai giornali. In serata però Della Valle ha chiamato l’agenzia AGI smentendo questa ricostruzione, e dicendo che il padre aveva fatto una “battuta”:
«Non sono in Marocco, non ho fatto nulla e non fuggo da nulla. Mio padre è un uomo di 80 anni che oggi è stato assalito dai cronisti e che vuole proteggermi. Ha fatto una battuta che è stata male interpretata».
La vicenda era iniziata il 13 febbraio, quando Della Valle – torinese ed ex attivista No TAV – era stato incluso nell’elenco dei deputati accusati di aver trattenuto i rimborsi pubblicato dalle Iene. Nel giro di pochissimo tempo il M5S aveva fatto sapere di avere effettivamente trovato delle irregolarità nei rimborsi di Della Valle. Quella sera stessa, Della Valle aveva poi scritto sulla sua pagina Facebook per scusarsi – più o meno – di aver trattenuto i rimborsi.
Ieri pomeriggio, poi, suo padre Mauro ha parlato con alcuni giornalisti sostenendo che il figlio fosse scappato in Marocco – «a Casablanca, o giù di lì, ospite dei genitori della sua ex moglie» – e che la procedura per trattenere i rimborsi senza che il Movimento se ne accorgesse gli era stata consigliata da «uno che nel Movimento sta molto, molto in alto», e che fa l’informatico. Secondo il padre, inoltre, Della Valle doveva al Movimento circa 190mila euro, una cifra più bassa di quella che è stato accusato di aver trattenuto (circa 270mila euro).
Poche ore dopo, però, Ivan Della Valle ha smentito nettamente suo padre sia in un colloquio telefonico con AGI sia in una intervista data a Repubblica, a cui ha detto:
Come le è venuto in mente di tenersi i soldi?
«Ho restituito qualcosa ogni mese, ma non quanto dichiaravo».
Come faceva?
«Postavo bonifici che poi non inviavo, e per questo voglio chiedere scusa agli elettori, con cui avevo preso un impegno, e a Beppe Grillo e Casaleggio. Ma certo non chiedo scusa a Di Maio».
Cosa c’entra questo, con il barare con i conti?
«Ho iniziato a restituire molto meno di quanto dichiaravo quando è nato il direttorio e il M5S ha smesso di essere quello per cui mi battevo dal 2008».
Nessuno dei due ha però pubblicato informazioni sui suoi spostamenti, e a quanto risulta la sua pagina Facebook è stata disattivata. In altre parole, non sappiamo se in questo momento si trovi effettivamente in Italia o in Marocco.