La Germania sta pensando di rendere gratuito il trasporto pubblico in cinque città
È una misura per contenere l'inquinamento, ma non tutti sono convinti della sua efficacia
In una lettera inviata alla Commissione europea, il governo delle Germania ha scritto che sta considerando di rendere gratuito il trasporto pubblico in cinque città tedesche, per contrastare l’inquinamento dell’aria. Dopo lo scandalo sui motori truccati della Volkswagen e il progressivo peggioramento della qualità dell’aria in molte città tedesche, l’ambientalismo è diventato un tema molto sentito nel dibattito pubblico tedesco. Ma il governo ha anche un’altra ragione per sperimentare questa misura: negli ultimi tempi le autorità europee hanno preso una posizione più dura nei confronti dei paesi che non rispettano le leggi europee sugli agenti inquinanti più comuni, come il diossido di azoto e le polveri sottili. Ad aprile la Bulgaria è stata condannata dalla Corte di giustizia europea per aver violato ripetutamente i limiti concessi, e lo stesso potrebbe capitare nei prossimi anni a paesi che hanno problemi simili come Germania, Spagna e Italia.
Le cinque città che saranno coinvolte nella sperimentazione sono Bonn, Essen – scelte probabilmente per il carattere industriale del loro panorama urbano – Herrenberg, Reutlingen e Mannheim. La lettera inviata alla Commissione contiene anche alcune proposte laterali, come limitare la circolazione dei mezzi pesanti in alcune aree e l’aumento degli incentivi governativi per l’acquisto di auto elettriche. Il governo ha aggiunto che allargherà a tutte le altre città le misure più efficaci. Al momento il piano sembra comunque un po’ astratto. Un portavoce della città di Bonn ha detto a Deutsche Welle che le nuove misure «non sono ancora nella fase di pianificazione» e si sa solamente che il governo intende applicarle entro la fine dell’anno. Il sindaco della città ha detto di essere stato informato della lettera del governo solamente negli ultimi giorni.
Da tempo si discute della possibilità di rendere gratuiti i mezzi pubblici nelle città europee per diminuire l’inquinamento. La più grande città europea che ci ha provato è stata Tallinn, la capitale dell’Estonia, che dall’1 gennaio 2013 ha reso gratuiti i mezzi pubblici comunali per i propri abitanti. I risultati sono stati piuttosto contenuti e in molti dubitano che la stessa misura possa avere effetti positivi nelle grandi città.
È soprattutto una questione di costi: i conti delle società che si occupano di trasporto pubblico sono spesso traballanti e tenuti in piedi dal finanziamento pubblico. Espandere ulteriormente la rete e i mezzi per far fronte a un aumento dell’utilizzo comporterebbe dei costi notevoli. In Germania, per esempio, gli introiti dalla vendita dei biglietti del trasporto pubblico si aggirano sui 12 miliardi di euro all’anno: se domani il governo decidesse di far viaggiare gratis tutti i passeggeri, dovrebbe coprire l’intera cifra e stanziare altri fondi per finanziare l’espansione del servizio. «Alla fine, saranno comunque i contribuenti a pagare», ha spiegato un portavoce della Verband Deutscher Verkehrsunternehmen (VDV), un’associazione delle società che si occupano di trasporto pubblico.
Le istituzioni europee stanno comunque facendo pressioni su tutti gli stati per trovare una soluzione all’inquinamento dell’aria. Secondo alcune stime recenti della Commissione, 130 città dell’Unione presentano livelli di inquinamento potenzialmente mortali, mentre ogni anno vengono spesi circa 20 miliardi di euro in trattamenti sanitari per curare patologie legate alla qualità dell’aria.