Il video del monologo di Pierfrancesco Favino al Festival di Sanremo
È un brano dall'opera teatrale "La notte poco prima della foresta" del drammaturgo Bernard-Marie Koltès: parla dell'esclusione di migranti e stranieri
Ieri sera, durante l’ultima puntata del 68esimo Festival di Sanremo, l’attore Pierfrancesco Favino ha interpretato un brano dall’opera La notte poco prima della foresta, scritta dal drammaturgo e regista teatrale francese Bernard-Marie Koltès. Il brano è un monologo lungo poco meno di cinque minuti: il personaggio che parla è un uomo straniero che parla delle sue difficoltà di adattamento e dell’accoglienza che gli riservano le altre persone. L’interpretazione di Favino, che aveva già recitato il monologo in alcune serate da solista al teatro Ambra Jovinelli di Roma, è stata a detta di molti uno dei momenti più belli dell’intera serata di Sanremo. Oltre alla bravura di Favino, c’entrano anche alcuni fatti di cronaca dell’ultimo periodo: proprio ieri a Macerata si è tenuta una partecipata manifestazione per protestare contro i movimenti neofascisti e razzisti.
Lo straniero, nel monologo, racconta la sua ricerca di un posto in cui sentirsi finalmente a casa, e dell’impossibilità di raggiungerlo. Spiega di essere stato allontanato da tutti i posti in cui aveva deciso di fermarsi: ogni volta gli è stato detto che non poteva stare lì, e che per lavorare sarebbe dovuto andare da qualche altra parte.
Quando lascio un posto, ho sempre l’impressione che quello sarà casa mia sempre di più di quello in cui vado a stare. Quando ti prendono a calci in culo di nuovo, e tu te ne vai di nuovo, là dove te ne vai sarai sempre più straniero.
L’obiettivo di queste persone, dice il personaggio, è quello di respingerlo tante volte da riuscire a mandarlo in un posto abbastanza lontano, in cui non possa più dare fastidio: il Nicaragua, per esempio, che è descritto nella seconda parte del monologo come un posto ostile e pieno di soldati. «Da tutte le parti è la stessa cosa», dice il personaggio. Su Fanpage è disponibile la trascrizione completa del monologo.
Il monologo di Favino si è concluso quando sono entrati sul palco Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che hanno cantato “Mio fratello che guardi il mondo” di Ivano Fossati.