Chi sono i 20 concorrenti in gara a Sanremo 2018
Una guida per ripassarne la carriera in poche righe, prima delle loro esibizioni di stasera
Venerdì sarà la quarta serata della 68esima edizione del Festival di Sanremo: torneranno a esibirsi tutti e venti i “Campioni” in quella che probabilmente è la serata più diversa dal resto del Festival. Gli artisti canteranno una versione rivisitata dei propri pezzi insieme ad altri ospiti.
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La lista dei concorrenti comprende – come sempre – nomi molto diversi tra loro: ci sono Lo Stato Sociale in quota “indie italiano”, tre ex componenti dei Pooh, facce che vediamo spesso a Sanremo come Ron e Max Gazzè, gli Elio e le storie tese, che a ottobre avevano annunciato che si sarebbero sciolti. Si passa dai gruppi usciti dai talent show a quelli che erano già famosi negli anni Settanta; c’è chi fa dischi dagli anni Cinquanta e altri che hanno costruito il proprio successo su YouTube.
Per evitare la confusione, qui di seguito abbiamo raccolto in poche righe tutto quello che dovete sapere su di loro: poi potrete fare la figura di quelli che sanno tutto sugli artisti “che vanno tra i giovani”, o su quelli che andavano quando erano giovani i vostri genitori.
Annalisa (“Il mondo prima di te”)
È ligure, ha 32 anni ed è passata da Amici nel 2011, arrivando seconda tra i cantanti. Ha già fatto tre Sanremo, nel 2013, 2015 e 2016, arrivando rispettivamente nona, quarta e undicesima. La prima canzone famosa di Annalisa fu “Senza riserva”, uscita nel 2012, mentre nella sua prima partecipazione a Sanremo portò “Scintille”. Il quarto posto del 2015 lo raggiunse con la canzone “Una finestra tra le stelle”. Il 16 febbraio uscirà il suo prossimo disco, Bye Bye, che conterrà “Il mondo prima di te”, la canzone presentata quest’anno al festival.
Decibel (“Lettera dal Duca”)
I Decibel sono uno storico gruppo degli anni Settanta e Ottanta, composto da Enrico Ruggeri alla voce, Silvio Capeccia alla tastiera e Fulvio Muzio alla chitarra. Si formarono a Milano dalle prime esperienze musicali di Ruggeri e Muzio, compagni di classe al liceo Berchet e appassionati di punk, glam rock e altri generi all’epoca ancora poco diffusi in Italia. Furono una delle band più importanti a portare in Italia una propria versione della new wave, la musica che nacque in Inghilterra alla fine degli anni Settanta e che rielaborò il punk in chiave più elettronica e melodica. La loro canzone più famosa, “Contessa”, uscì nel 1980. Ruggeri lasciò il gruppo lo stesso anno, iniziando una fortunata carriera solista: il gruppo continuò senza di lui, senza molti successi. Nel 2016 hanno annunciato la loro reunion.
Diodato e Roy Paci (“Adesso”)
Diodato è un cantautore di 36 anni, in giro da circa una decina: è nato in Valle d’Aosta, è cresciuto in Puglia e si è formato musicalmente tra Roma e Stoccolma. Nel 2013 suonò al concerto del Primo Maggio dopo essere arrivato secondo a Sanremo giovani con la canzone “Babilonia”. Il suo ultimo disco, Mi si scioglie in bocca, è uscito nel 2017.
Roy Paci è invece un cantante e trombettista siciliano molto famoso nella televisione: iniziò negli anni Novanta, studiando in Sud America, e tornato in Italia entrò nel giro della ska e della world music italiana, diventando un membro dei Mau Mau. Nel 2001 fondò la sua band, gli Aretuska, acquisendo poi molta notorietà per aver composto diverse sigle del programma comico Zelig, in particolare “Viva La Vida” nel 2006 e “Toda joia toda beleza” nel 2007. Da allora gli Aretuska collaborano con moltissimi artisti e partecipano a grandi concertoni, occupando la nicchia di quella musica alternativa festaiola da ballare.
Elio e le Storie Tese (“Arrivedorci”)
Sono una delle più famose e celebrate band italiane degli ultimi trent’anni, conosciuti da tutti per le loro canzoni fatte di testi demenziali e musiche complesse e ricercate, piene di riferimenti musicali e virtuosismi eclettici. Sono formati da Elio alla voce, Cesareo alla chitarra, Faso al basso, Jantoman e Vittorio Cosma alle tastiere, Christian Meyer alla batteria, Paola Folli ai cori. Rocco Tanica, il loro famoso tastierista, ha lasciato il gruppo da tempo. Avevano annunciato il loro scioglimento per la fine del 2017, poi hanno deciso di fare un altro tour e di partecipare a Sanremo: ci erano già andati nel 1996, con “La terra dei cachi”, e nel 2013, con “La canzone mononota”, arrivando in entrambi i casi secondi e facendo parlare moltissimo di sé.
Enzo Avitabile e Peppe Servillo (“Il coraggio di ogni giorno”)
Enzo Avitabile è un sassofonista e compositore napoletano non molto conosciuto al grande pubblico ma apprezzatissimo dagli addetti ai lavori: ha fatto un po’ di tutto, dal jazz alla canzone napoletana alla world music, e nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni celebri artisti internazionali, da James Brown a Afrika Bambaataa a Hugh Masekela. Ha composto la colonna sonora di Indivisibili, di Edoardo De Angelis.
Peppe Servillo è invece un cantante e attore famoso per essere il leader degli Avion Travel, con i quali vinse Sanremo nel 2000 con la canzone “Sentimento”. Anche lui è napoletano, ed è il fratello dell’attore Toni Servillo.
La loro canzone “Il coraggio di ogni giorno” si può ascoltare direttamente su YouTube.
Ermal Meta e Fabrizio Moro (“Non mi avete fatto niente”)
Ermal Meta (è il suo vero nome) è nato in Albania e vive in Italia da quando aveva 13 anni: si trasferì a Bari, in Puglia, insieme alla famiglia. Iniziò a fare musica facendo il chitarrista nel gruppo Ameba 4, che partecipò al Festival di Sanremo del 2006 nella sezione dedicata ai giovani: la canzone si intitolava “Rido… forse mi sbaglio”. Nel 2007 Meta fondò il gruppo La Fame di Camilla, che tra il 2009 e il 2012 fece tre dischi. Nel 2010 partecipò di nuovo a Sanremo, sempre nella categoria riservata ai giovani, finché nel 2017 tornò nella categoria principale con “Vietato Morire”, che arrivò al terzo posto e vinse il premio della critica Mia Martini.
Fabrizio Moro è romano, ha 42 anni ed è famoso dal 2007, quando portò a Sanremo giovani la canzone “Pensa”, dedicata alle vittime della mafia, che ebbe un gran successo in Italia. Negli anni successivi si è costruito una certa fama come cantautore, anche scrivendo per altri, e ha partecipato a molti Sanremo: nel 2008, 2010 e 2017, e anche nel 2012 come autore di una canzone di Noemi.
Giovanni Caccamo (“Eterno”)
È un cantautore siciliano di 27 anni: provò a passare da X Factor nel 2011, senza essere scelto, per poi lavorare per un po’ come inviato televisivo, anche in occasione di Sanremo, per la Rai. Nel 2012 fu scelto da Franco Battiato per aprire i concerti del suo tour, acquisendo progressivamente sempre più popolarità: nel 2015 arrivò a Sanremo nella categoria Nuove proposte, vincendola con la canzone “Ritornerò da te”. Nel 2016 Giovanni Caccamo tornò al festival nella categoria principale, con la cantante Deborah Iurato portando “Via da qui”, che si classificò terza.
Le Vibrazioni (“Così sbagliato”)
Andavano molto negli anni Duemila: il loro primo disco, omonimo, uscì nel 2003, e conteneva tra le altre “Dedicato a te”, quella di “immensamente giulìaaaa”. Ebbe un gran successo, e nel 2005 andarono a Sanremo con “Ovunque andrò”. Sono andati avanti per una decina d’anni, con un genere che si metteva un po’ a metà tra il pop smielato e il rock schitarrato. Si sono sciolti nel 2012 e poi riuniti nel 2017. Il loro cantante è Francesco Sarcina, che negli ultimi anni ha fatto anche un paio di dischi da solista.
Lo Stato Sociale (“Una vita in vacanza”)
Sono un gruppo bolognese nato nel 2009, che ebbero un buon successo con il loro disco del 2012 Turisti della democrazia. Dentro c’era “Mi sono rotto il cazzo”, da cui dipese gran parte della prima notorietà della band, che si costruì un pubblico fedele, tendenzialmente giovane e moderatamente politicizzato (a sinistra). Non sono mai piaciuti molto alla critica, che li ha spesso accusati di fare testi e musica un po’ facili e superficiali. Lo Stato Sociale ha pubblicato anche un romanzo per Rizzoli, Il movimento è fermo, e l’anno scorso è uscito Amore, lavoro e altri miti da sfatare, a sua volta accolto piuttosto male dalle recensioni sui siti specializzati. C’era comunque una discreta attesa per cosa avrebbero fatto a Sanremo, visto che sono apprezzati per le loro esibizioni esuberanti, e provengonomario b da un contesto molto diverso.
Luca Barbarossa (“Passame er sale”)
È un cantautore romano di 56 anni. Quando ne aveva 20 arrivò quarto al suo primo Sanremo con la canzone “Roma spogliata”. Tornò al festival nel 1987, nel 1988 (con “L’amore rubato”, che parla di violenza sessuale e che gli diede grande popolarità), nel 1992 (quando vinse con “Portami a ballare”), nel 2003 e nel 2011. Tra il 2008 e il 2010 si dedicò allo spettacolo teatrale “Attenti a quei due” insieme a Neri Marcorè, mentre dal 2012 è attivo come conduttore televisivo. Ha inciso 10 dischi, con l’undicesimo – “Roma è de tutti” – che uscirà il 9 febbraio.
La sua canzone “Passame er sale” si può ascoltare direttamente su YouTube.
Mario Biondi (“Rivederti”)
Si chiama in realtà Mario Ranno ed è nato a Catania nel 1971: è conosciuto più o meno dalla metà degli anni Duemila, quando il suo singolo “This Is What You Are” fece dei giri strani e ottenne un gran successo internazionale. Da allora si è costruito una carriera intorno al suo vocione alla Barry White, che gli torna comodo soprattutto nei periodi natalizi. È già stato a Sanremo nel 2007 con Amalia Gré con la canzone “Amami per sempre”.
Max Gazzè (“La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”)
È uno dei più famosi e apprezzati cantautori italiani degli ultimi vent’anni, cresciuto nel Nord Europa e poi tornato in Italia negli anni Novanta, dove iniziò a far parlare di sé entrando nel giro di gente come Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. La sua prima canzone famosa fu “Cara Valentina” del 1997, e nel 1999 si fece conoscere dal grande pubblico portando “Una musica può fare” a Sanremo, nella categoria dei giovani. Ci tornò nel 2000, con la canzone “Il timido ubriaco” (che arrivò quarta), nel 2008 con “Il solito sesso” e nel 2013 con “Sotto casa”. Ha pubblicato dieci dischi, e nel 2010 è stato tra i protagonisti di Basilicata Coast to Coast.
Nina Zilli (“Senza appartenere”)
È una cantautrice di 37 anni, tra le più conosciute e apprezzate degli ultimi anni. È originaria di Piacenza, e ha ottenuto il primo successo nel 2009 con la canzone “50mila”. È già stata a Sanremo nel 2010 (nella categoria giovani, vincendo il premio della critica Mia Martini), nel 2012 e nel 2015. Nel 2012 ha rappresentato l’Italia all’Eurovision, arrivando nona, con “L’amore è femmina (Out of Love)”. Oltre a essere cantante è anche conduttrice radiofonica.
Noemi (“Non smettere mai di cercarmi”)
Noemi è una delle più famose cantanti italiane a essere passate da X Factor: partecipò alla seconda edizione, nel 2009, e anche se non vinse ottenne un gran successo partecipando l’anno successivo a Sanremo con “Per tutta la vita”. Da allora ci è andata altre tre volte, nel 2012 (arrivando terza con “Sono solo parole”), nel 2014 e nel 2016. È stata giudice del talent musicale The Voice of Italy, e tra le altre cose ha composto la colonna sonora italiana del film Pixar Ribelle.
Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico (“Imparare ad amarsi”)
È una delle più famose cantanti italiane del secolo scorso, in attività dalla fine degli anni Cinquanta. Ha 83 anni e in carriera ha pubblicato decine di dischi, toccando un sacco di generi musicali e collaborando con tantissimi grandi nomi della musica pop italiana. Ha partecipato a nove festival di Sanremo, tra il 1965 e il 2009, arrivando in finale la prima e l’ultima volta. Quello di quest’anno sarà il suo decimo. La sua canzone più famosa è probabilmente “L’appuntamento”, uscito nel 1970.
Bungaro è un cantautore pugliese di 53 anni, già passato da Sanremo diverse volte, tra il 1988 e il 2004. Oltre alla sua carriera da cantante è anche produttore discografico. Anche Pacifico è un cantautore, ha pubblicato sei dischi da solista e ha scritto per Giorgia, Noemi e Gianna Nannini (per lei ha scritto “Sei nell’anima”, una delle sue canzoni più famose).
Red Canzian (“Ognuno ha il suo racconto”)
È nato nel 1951 in provincia di Treviso, ed è famoso soprattutto per essere stato dal 1973 il bassista e una delle voci dei Pooh dopo l’uscita dal gruppo di Riccardo Fogli. Sul suo ingresso nel gruppo ci sono tanti aneddoti: sembra che il provino si fece nella lavanderia di un hotel, che il turno di Canzian venne dopo 300 bassisti e che lui si presentò senza basso, strumento che non suonava. Il primo album solista, Io e Red, è del 1986, seguito da L’istinto e le stelle nel 2014. Dopo Sanremo uscirà Testimone del Tempo.
Renzo Rubino (“Custodire”)
Renzo Rubino è alla sua terza partecipazione al concorso canoro, visto che era già stato sul palco dell’Ariston nel 2013, nella categoria giovani e nel 2014 nella categoria principale. La canzone con cui si fece conoscere nel 2013 è “Il postino”: parla di una storia d’amore omosessuale – il ritornello dice «Amami uomo» – e vinse il Premio della critica Mia Martini per la categoria giovani. Nel 2014 partecipò con “Ora” e arrivò terzo.
Roby Facchinetti e Riccardo Fogli (“Il segreto del tempo”)
Roby Facchinetti è il più longevo membro dei Pooh, entrato nella band pochi mesi dopo la formazione come pianista e cantante, e rimasto fino all’ultimo concerto del 2016. Ne diventò presto il leader, scrivendo le canzoni più famose con Valerio Negrin. È padre di Francesco, cantante conosciuto con il nome d’arte di DJ Francesco. Riccardo Fogli è stato a sua volta uno storico membro dei Pooh, entrando nella band insieme a Facchinetti, come cantante e bassista, e lasciandola nel 1973, sostituito da Red Canzian. Da solista vinse Sanremo nel 1982, con la canzone “Storie di tutti i giorni”.
Ron (“Almeno pensami”)
È un profilico cantautore nato in provincia di Pavia 64 anni fa: conta otto partecipazioni al festival di Sanremo e 25 album pubblicati, con quello in uscita. Usò il suo nome di battesimo, Rosalino, al suo primo Festival di Sanremo a 16 anni. Iniziò una collaborazione con Lucio Dalla partecipando alla scrittura della musica di “Piazza Grande”. Nel 1973 uscì il suo primo album, Il bosco degli amanti, e tra il 1975 e il 1979 recitò anche in quattro film. Nel 1977 pubblicò Una città per cantare, il suo primo vero successo e il primo album firmato con lo pseudonimo Ron: da quel momento la sua popolarità continuò a crescere, finché nel 1996 vinse il festival di Sanremo insieme a Tosca con “Vorrei incontrarti fra cent’anni”.
The Kolors (“Frida (mai, mai, mai)”)
I Kolors fanno un pop rock leggerino, si sono formati a Napoli nel 2010 e finora hanno pubblicato tre dischi. La loro canzone più conosciuta è di gran lunga “Everytime”, che è stata a lungo la colonna sonora degli spot televisivi Vodafone. Hanno un gran successo fra i più giovani, dovuto anche alla vittoria dell’edizione 2015 di Amici di Maria De Filippi.