32 atleti russi hanno presentato un ricorso contro la loro esclusione dalle Olimpiadi invernali di Pyeongchang
A tre giorni dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pyeongchang, trentadue atleti russi hanno presentato un ricorso contro la loro esclusione dal torneo olimpico stabilita dal CIO in seguito allo scandalo doping della Nazionale russa ai Giochi di Sochi del 2014. Alcuni di loro sono fra gli atleti russi la cui squalifica a vita è stata revocata la scorsa settimana dal TAS di Losanna. Un’udienza è stata fissata per giovedì, a un giorno di distanza dalla cerimonia inaugurale di Pyeongchang: tra gli atleti che hanno presentato ricorso ci sono il campione olimpico nel pattinaggio di velocità Viktor Ahn e la medaglia d’oro nel biathlon Anton Shipulin.
Al termine delle indagini condotte dal CIO sullo scandalo doping russo, 43 atleti russi avevano ricevuto una squalifica a vita dalle Olimpiadi, ma la scorsa settimana il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha annullato le squalifiche a ventotto di loro e ha parzialmente accolto i ricorsi di altri undici atleti. In seguito alla decisione del TAS, il CIO ha tuttavia negato le richieste di ammissioni di tredici atleti (e due allenatori) fra i ventotto riammessi.