Il tribunale di sorveglianza di Roma ha deciso che Marcello Dell’Utri rimarrà in carcere
Il tribunale di sorveglianza di Roma non ha accolto la richiesta degli avvocati di Marcello Dell’Utri – uno dei fondatori di Forza Italia, oggi in carcere a Rebibbia (Roma) per una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa – di scarcerare l’ex senatore per motivi di salute. Dell’Utri ha 76 anni, è cardiopatico e diabetico e ha un tumore alla prostata che gli è stato diagnosticato lo scorso luglio. I suoi avvocati avevano già chiesto la sua scarcerazione per motivi di salute lo scorso anno, ma a dicembre la Corte di Cassazione aveva deciso che Dell’Utri non poteva essere scarcerato per via della gravità dei suoi reati, nonostante gli stessi consulenti della procura avessero parlato di incompatibilità tra le sue condizioni di salute e il suo stato di detenuto.
Il reato di “concorso esterno in associazione mafiosa” non esiste nel codice penale. Deriva infatti dalla “fusione” di due diversi reati: l’associazione per delinquere di tipo mafioso, articolo 416 bis, e l’articolo 110, che prevede il concorso di persone in altri reati. Dell’Utri è stato condannato in maniera definitiva nel 2014.