Cos’è “A casa tutti bene”, il nuovo film di Gabriele Muccino
Sembra un film molto “alla Muccino”, con protagonisti che si urlano frasi uno contro l’altro, matrimoni alla deriva e trenta-quarantenni in crisi
Tra gli ospiti della prima serata del Festival di Sanremo 2018, che inizia oggi, ci saranno il regista Gabriele Muccino e parte del cast di A casa tutti bene, il suo ultimo film. Saliranno sul palco le attrici e gli attori Stefania Sandrelli, Sabrina Impacciatore, Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Gian Marco Tognazzi, Ivano Marescotti e Giampaolo Morelli. Ci sarà anche Pierfrancesco Favino, che oltre ad aver recitato nel film di Muccino quest’anno conduce il Festival di Sanremo insieme a Michelle Hunziker e Claudio Baglioni. A casa tutti bene è l’undicesimo film di Gabriele Muccino, e sarà al cinema da mercoledì 14 febbraio.
La trama di A casa tutti bene (senza spoiler)
È un film “corale” che racconta la storia di una grande famiglia (figli con mogli e mariti, nipoti, cugini e zii) che si riunisce per festeggiare i 50 anni di matrimonio dei nonni nell’isola del Sud Italia dove si sono trasferiti. Dopo la festa, la famiglia è costretta a trattenersi sull’isola più del previsto a causa di una mareggiata, che impedisce ai traghetti di raggiungere la costa. Nei due giorni e due notti di convivenza che seguono riemergono le vecchie questioni rimaste in sospeso tra i personaggi: la sinossi ufficiale dice che i membri della famiglia devono «fare i conti con loro stessi, con il proprio passato, con gelosie mai sopite, inquietudini, tradimenti, paure e anche improvvisi e inaspettati colpi di fulmine».
A casa tutti bene sembra essere un film molto “alla Muccino”: ci sono protagonisti che non sanno bene cosa vogliono dalla vita e che si urlano frasi uno contro l’altro, matrimoni alla deriva, trenta-quarantenni in crisi e Stefano Accorsi che dice cose come “Dicono che la famiglia sia il nostro punto di partenza, poi di fuga e alla fine diventi quello di ritorno”.
Gabriele Muccino prima di A casa tutti bene
Muccino ha 49 anni e negli ultimi dodici ha girato solo due film in italiano: Baciami ancora (il seguito del 2010 di L’ultimo bacio, del 2001) e L’estate addosso, che parla di un viaggio on the road fatto dopo la maturità girato tra Roma e l’America. Il primo film di Muccino fu Ecco Fatto del 1998, su due ragazzi che cercano di passare l’esame di maturità; l’anno dopo uscì il film con cui è diventato famoso, Come te nessuno mai, con protagonista il fratello Silvio che interpreta un liceale romano. Gabriele Muccino ha diretto anche Ricordati di me, un film in cui ci sono entrambe le generazioni: i liceali adolescenti e i loro genitori (in crisi), interpretati in questo caso da Fabrizio Bentivoglio e Laura Morante.
Grazie agli ottimi incassi italiani dei suoi film, nella seconda metà degli anni Duemila Muccino ha diretto anche due film di Hollywood con Will Smith come protagonista: La ricerca della felicità e Sette anime, nel 2006 e nel 2008. Gli altri due film statunitensi di Muccino sono stati la commedia Quello che so sull’amore (grande cast ma scarsi risultati di incassi e brutte recensioni) e Padri e figlie, un film che racconta una storia lunga 25 anni, con Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul, Diane Kruger, Octavia Spencer e Jane Fonda.