Renzi: «Di Pietro rappresenta una cultura giustizialista che noi non abbiamo mai apprezzato»

Il segretario del PD ha difeso le sue scelte sui candidati, facendo alcuni esempi di decisioni che ha dovuto prendere

ANSA/FABIO FRUSTACI
ANSA/FABIO FRUSTACI

Intervistato dal direttore del Foglio Claudio Cerasa, Matteo Renzi ha parlato anche delle molte polemiche degli ultimi giorni intorno alle liste dei candidati del Partito Democratico alle prossime elezioni. Renzi ha difeso la decisione di candidare molte persone nuove e non riconfermare altrettanti parlamentari della legislatura uscente, facendo alcuni esempi che secondo lui mostrano l’idea che ha guidato le sue scelte.

Vi faccio un esempio su tutti. Il nostro Pd è quello che dice di sì alla candidatura di un giovane ma straordinario avvocato come Lisa Noja e che dice di no alla candidatura di Antonio Di Pietro. E la ragione per cui abbiamo detto no alla candidatura di Di Pietro è semplice: Di Pietro rappresenta una cultura giustizialista che noi non abbiamo mai apprezzato e con tutto il rispetto per la sua persona quella storia rappresenta il passato. Quando hanno provato a farmelo candidare io ho detto con sincerità: se volete che il Pd porti Di Pietro in Parlamento dovete trovarvi un altro segretario

Chi c’è nelle liste dei partiti?