Chi fu Virginia Woolf, che nacque oggi 136 anni fa
Google celebra con un doodle una delle più influenti e innovative scrittrici del Novecento, famosa per i romanzi moderni e per il suo attivismo
Virginia Woolf nacque a Londra 136 anni fa oggi, il 25 gennaio 1882, con il nome di Adeline Virginia Stephen. Diventò una delle scrittrici e saggiste più importanti e influenti di sempre, per la modernità di romanzi come La signora Dalloway del 1925, Gita al faro del 1927 e Orlando del 1928 e per le sperimentazioni nell’uso del flusso di coscienza, la tecnica che consiste nel riportare sulla pagina i pensieri così come si formano nella mente, senza strutturarli logicamente in frasi.
Woolf si avvicinò al nascente movimento femminista e delle suffragette – le donne che si batterono per l’emancipazione femminile e quindi, tra le altre cose, per il diritto di voto. Oltre che per i suoi romanzi e per i suoi saggi, infatti, Woolf è ricordata anche per il suo impegno attivo in favore dell’emancipazione e dei diritti delle donne, temi che incluse anche in molte sue opere letterarie. Per questo, e perché fu una delle prime grandi romanziere donne ed ebbe relazioni omosessuali, come con la poetessa Vita Sackville-West che che le fu di ispirazione per il romanzo Orlando, Woolf è stata oggetto di molti studi e analisi negli anni Settanta, durante il cosiddetto femminismo della seconda ondata.
Google ha deciso di ricordare il 136mo anniversario della sua nascita con un doodle – cioè un’animazione o, in questo caso, un disegno che sostituisce il logo del motore di ricerca sulla sua pagina iniziale, per celebrare ricorrenze o anniversari importanti. Il doodle di Google ritrae Virginia Woolf circondata da foglie secche, un elemento ricorrente in molti dei suoi romanzi.
Woolf era figlia del famoso critico, filosofo e alpinista britannico Leslie Stephen e di Julia Prinsep-Stephen, nata in India e diventata modella per pittori in Inghilterra. Entrambi i genitori erano già stati sposati e rimasti vedovi: Virginia ebbe sette fratelli e sorelle, di sangue o acquisiti. Già da piccola conobbe gli importanti scrittori e i poeti che frequentavano la casa, tra cui Henry James e Thomas Eliot. Da bambina Woolf non studiò mai in un istituto ma frequentò le lezioni a casa, rispettando le convenzioni della sua posizione sociale. Cominciò a tenere un diario insieme al fratello, e gli appunti presi nella residenza della famiglia in Cornovaglia le sarebbero stati di ispirazione per scrivere Gita al faro.
Nel 1895, quando aveva tredici anni, Woolf perse la madre, e nei sei anni successivi morirono anche una delle sorellastre e il padre. Questi lutti, insieme ad altri episodi successivi, la portarono alle prime crisi nervose. In Momenti di essere e altri racconti, Woolf raccontò anche che lei e la sorella Vanessa subirono abusi sessuali da parte dei fratellastri George e Gerald.
Dopo la morte del padre, Woolf si trasferì con Vanessa e il fratello Thoby nel quartiere di Bloomsbury, sempre a Londra; qui gli Stephen contribuirono a creare il gruppo di intellettuali noto come Bloomsbury Group, che sarebbe diventato uno dei più influenti circoli culturali d’Inghilterra. Nel 1905 cominciò a scrivere per il Supplemento Letterario del Times, e nel 1912 sposò lo scrittore e teorico della politica Leonard Woolf. Nel 1915 pubblicò il suo primo romanzo, La crociera. Dopo un tentativo di suicidio e gravi problemi di depressione, nel 1917 fondò con il marito la casa editrice Hogarth Press, che nasceva dall’idea che non ci dovesse essere una divisione tra le discipline artistiche e quelle decorative, ovvero ciò che oggi chiamiamo design.
Negli anni Venti pubblicò i suoi romanzi più famosi e il suo saggio più conosciuto, Una stanza tutta per sé, sulla storia letteraria della donna. Tra un atto e l’altro, il suo ultimo romanzo, fu pubblicato nel 1940. I suoi problemi di depressione non si erano però risolti, e il 28 marzo del 1941 decise di uccidersi, riempiendosi le tasche di sassi e annegandosi nel fiume Ouse.