C’è uno scandalo dromedari in Arabia Saudita
A un concorso di bellezza dai ricchi premi alcuni allevatori hanno iniettato botulino per rendere i dromedari più belli, provocando molte proteste
In questi giorni si sta tenendo nella città saudita di Rumah il “Camel Festival” intitolato a Re Abdulaziz, fondatore e primo sovrano del moderno regno saudita. È un festival di bellezza che mette in palio premi ingenti – l’equivalente di milioni di euro – da assegnare ai proprietari dei dromedari vincitori in ogni categoria. I premi, quest’anno particolarmente alti, hanno spinto alcuni partecipanti a imbrogliare, facendo una cosa vietata dal regolamento: hanno iniettato del botulino nel muso dei dromedari per rendere loro le labbra più cadenti e il naso più formoso. La giuria del festival ha così deciso di squalificare 12 dromedari dalla competizione.
La bellezza di un dromedario viene giudicata sulla base di diverse caratteristiche: le principali e più importanti sono la delicatezza delle orecchie, la grandezza del naso e la formosità delle labbra. Ali al Mazrouei, figlio di un allevatore di dromedari degli Emirati Arabi Uniti, ha spiegato al quotidiano emiratino National l’effetto del botulino sui dromedari: «Rende la testa più pronunciata, in un modo che quando vedi il dromedario dici, “Oh, guarda com’è grande la sua testa. E grandi labbra, e un grande naso”».
L’uso del botulino per rendere i dromedari più belli è stato molto criticato e ha provocato parecchia indignazione. Nick Stewart, dell’organizzazione World Animal Protection, ha detto: «Non c’è alcuna giustificazione per usare il botulino sui dromedari. Un atto del genere è crudele e degradante. Sappiamo che i dromedari sono un tesoro nazionale in Arabia Saudita, ma gli animali non dovrebbero subire abusi per intrattenere, dovrebbe esserci più rispetto per il loro benessere».
Il festival Re Abdulaziz è il più grande di tutto il Golfo Persico: coinvolge fino a 30mila dromedari e attira centinaia di migliaia di visitatori ogni anno.