C’è una lupa in Belgio
La prima dopo circa cento anni, ed è una notizia significativa anche per ragioni che non c'entrano con i lupi
In Belgio c’è un lupo, per la prima volta dopo circa cento anni. Per essere precisi è una lupa, Naya: compirà due anni a maggio ed è arrivata in Belgio dopo aver fatto un viaggio solitario iniziato a ottobre in Germania. È stato possibile seguire i suoi spostamenti perché, quando aveva 6 mesi, i ricercatori dell’Università tecnica di Dresda, nell’est della Germania, le hanno messo un collare elettronico. All’inizio Naya è stata con il suo branco e ha vagato tra Amburgo e Berlino, nel nord della Germania. A un certo punto però si è spostata verso ovest: a dicembre è arrivata nei Paesi Bassi e a inizio 2018 è entrata in Belgio.
I dati raccolti grazie al collare dicono che, prima di arrivare in Belgio, la lupa ha percorso in media tra i 30 e i 70 chilometri ogni notte. Hugh Jansman, uno dei ricercatori che ne sta monitorando gli spostamenti, ha detto: «Alcuni lupi restano dove sono nati. Altri, circa il 20 per cento, iniziano a camminare e fanno anche centinaia di chilometri prima di fermarsi a lungo in un posto».
Ora la lupa sembra essersi sistemata in una grande area militare vicino a Leopoldsburg, nelle Fiandre, a circa 25 chilometri dal confine con i Paesi Bassi. Da quando è in Belgio ha ucciso due pecore e ne ha ferito una terza. Potrebbe ovviamente aver ucciso e mangiato anche altri animali, solo che magari non se n’è ancora accorto nessuno.
Wolvin Naya liep met een halsbandzender dwars door Nederland naar België. Wageningen Environmental Research maakte vandaag de route bekend.https://t.co/FstCUoRBqe pic.twitter.com/nBko7Hv1LG
— Vroege Vogels (@VroegeVogels) January 16, 2018
L’arrivo di una lupa in Belgio è una notizia significativa: come ha scritto il Guardian, ora ci sono lupi «in ogni stato dell’Europa continentale». Jansman ha detto: «Siamo all’inizio di una ondata migratoria di lupi. Nel 2000 i primi branchi con cuccioli arrivarono nella Germania orientale. Ora ci sono 74 branchi con cuccioli. Nel 2012 nella Bassa Sassonia [in Germania, vicino ai Paesi Bassi] c’era una sola lupa; ora ci sono 14 branchi con cuccioli». L’anno scorso il primo branco con cuccioli è invece arrivato in Danimarca, per la prima volta dopo circa 200 anni.
I motivi per cui i lupi stanno tornando in tutta Europa sono soprattutto due. Il primo ha a che fare con un nuovo approccio verso i lupi; il secondo con questioni più grandi che con i lupi non hanno niente a che fare. Ci sono più lupi, in più paesi, perché da qualche anno sono considerati una specie vulnerabile e quindi tutelata dai vari paesi e dall’Unione Europea. E questi lupi stanno riuscendo a cavarsela e riprodursi perché, come ha detto Jansman, «molte aree che erano agricole stanno tornando selvagge, lasciando spazio ai carnivori, e molte persone stanno abbandonando le campagne per spostarsi in città».
Non ci sono numeri certi su quanti lupi ci siano in tutto in Europa o in Italia, perché non tutti i branchi possono essere monitorati. Nell’Europa continentale (escludendo quindi Russia, Ucraina e Bielorussia) si stima che ci siano almeno 12mila lupi. I più recenti e attendibili dati sul numero di lupi presenti in Italia dicono che ce ne sono tra i 1.500 e i 2.500, soprattutto nelle aree appenniniche del centro Italia.