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  • Mercoledì 24 gennaio 2018

C’è una lupa in Belgio

La prima dopo circa cento anni, ed è una notizia significativa anche per ragioni che non c'entrano con i lupi

(KLAUS-DIETMAR GABBERT/AFP/Getty Images)
(KLAUS-DIETMAR GABBERT/AFP/Getty Images)

In Belgio c’è un lupo, per la prima volta dopo circa cento anni. Per essere precisi è una lupa, Naya: compirà due anni a maggio ed è arrivata in Belgio dopo aver fatto un viaggio solitario iniziato a ottobre in Germania. È stato possibile seguire i suoi spostamenti perché, quando aveva 6 mesi, i ricercatori dell’Università tecnica di Dresda, nell’est della Germania, le hanno messo un collare elettronico. All’inizio Naya è stata con il suo branco e ha vagato tra Amburgo e Berlino, nel nord della Germania. A un certo punto però si è spostata verso ovest: a dicembre è arrivata nei Paesi Bassi e a inizio 2018 è entrata in Belgio.

I dati raccolti grazie al collare dicono che, prima di arrivare in Belgio, la lupa ha percorso in media tra i 30 e i 70 chilometri ogni notte. Hugh Jansman, uno dei ricercatori che ne sta monitorando gli spostamenti, ha detto: «Alcuni lupi restano dove sono nati. Altri, circa il 20 per cento, iniziano a camminare e fanno anche centinaia di chilometri prima di fermarsi a lungo in un posto».

Ora la lupa sembra essersi sistemata in una grande area militare vicino a Leopoldsburg, nelle Fiandre, a circa 25 chilometri dal confine con i Paesi Bassi. Da quando è in Belgio ha ucciso due pecore e ne ha ferito una terza. Potrebbe ovviamente aver ucciso e mangiato anche altri animali, solo che magari non se n’è ancora accorto nessuno.

L’arrivo di una lupa in Belgio è una notizia significativa: come ha scritto il Guardian, ora ci sono lupi «in ogni stato dell’Europa continentale». Jansman ha detto: «Siamo all’inizio di una ondata migratoria di lupi. Nel 2000 i primi branchi con cuccioli arrivarono nella Germania orientale. Ora ci sono 74 branchi con cuccioli. Nel 2012 nella Bassa Sassonia [in Germania, vicino ai Paesi Bassi] c’era una sola lupa; ora ci sono 14 branchi con cuccioli». L’anno scorso il primo branco con cuccioli è invece arrivato in Danimarca, per la prima volta dopo circa 200 anni.

I motivi per cui i lupi stanno tornando in tutta Europa sono soprattutto due. Il primo ha a che fare con un nuovo approccio verso i lupi; il secondo con questioni più grandi che con i lupi non hanno niente a che fare. Ci sono più lupi, in più paesi, perché da qualche anno sono considerati una specie vulnerabile e quindi tutelata dai vari paesi e dall’Unione Europea. E questi lupi stanno riuscendo a cavarsela e riprodursi perché, come ha detto Jansman, «molte aree che erano agricole stanno tornando selvagge, lasciando spazio ai carnivori, e molte persone stanno abbandonando le campagne per spostarsi in città».

Non ci sono numeri certi su quanti lupi ci siano in tutto in Europa o in Italia, perché non tutti i branchi possono essere monitorati. Nell’Europa continentale (escludendo quindi Russia, Ucraina e Bielorussia) si stima che ci siano almeno 12mila lupi. I più recenti e attendibili dati sul numero di lupi presenti in Italia dicono che ce ne sono tra i 1.500 e i 2.500, soprattutto nelle aree appenniniche del centro Italia.