L’Unione Europea ha tolto otto paesi, compreso Panama, dalla lista dei paradisi fiscali
I ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno confermato che otto paesi sono stati tolti dalla cosiddetta “lista nera” dei paradisi fiscali: la lista era stata istituita un mese fa e ne facevano parte 17 paesi che hanno una legislazione grazie alla quale privati e società possono riuscire a nascondere i loro guadagni al fisco europeo. La lista era comunque stata molto criticata, perché demandava le azioni punitive ai singoli stati e perché alcuni dei più noti paradisi fiscali, che si trovano nell’arcipelago caraibico, erano stati esclusi.
Dalla lista nera sono stati eliminati Panama, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Tunisia, Mongolia, Macao, Grenada e Barbados. Questi paesi sono stati esclusi «a seguito degli impegni assunti ad alto livello politico per porre rimedio alle preoccupazioni dell’UE». Lo ha fatto sapere l’Unione Europea aggiungendo che gli otto paesi entreranno nella “lista grigia” di cui facevano già parte altri 47 paesi, e che saranno quindi tenuti sotto osservazione. Nella lista restano Bahrein, Guam, Isole Marshall, Namibia, Palau, Saint Lucia, Samoa, Samoa Americane, Trinidad e Tobago.