La grande mostra sui Pink Floyd a Roma
Dal 19 gennaio si potrà visitare al Macro "The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains", sugli ultimi 50 anni di una delle più popolari rock band di sempre
Il 19 gennaio al Macro di Roma verrà inaugurata The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, una grande mostra sulla storia dei Pink Floyd, una delle più popolari rock band di sempre.
Nel percorso, organizzato in ordine cronologico, vengono raccontati i 50 anni di carriera del gruppo, attraverso immagini, video e audio in cui la musica si mischia alle voci dei membri del gruppo. Ci sono più di 300 oggetti, tra cui la ricostruzione del furgone Bedford che usavano i Pink Floyd per i tour a metà degli anni Sessanta, o il grosso gonfiabile a forma di maiale della copertina del disco Animals.
Un episodio per cui è molto famoso quel gonfiabile successe durante lo shooting per la copertina del disco Animals, quando i Pink Floyd erano già una band da dieci anni. Si formarono nel 1965, e i membri originali erano Syd Barret, Nick Mason, Roger Waters e Richard Wright. David Gilmour arrivò un po’ dopo per affiancare e poi sostituire Barrett, che aveva gravi problemi di dipendenza dalla droga. I Pink Floyd sono considerati una delle band più importanti e innovative della storia del rock: The Dark side of the Moon è ancora oggi il terzo disco più venduto di sempre, ed è il più famoso della band insieme a Wish You Where Here e The Wall. La band si sciolse nel 1995, riunendosi poi per un concerto al Live 8 del 2005 a Londra. Il bassista e leader della band Roger Waters e il chitarrista David Gilmour, da allora, hanno intrapreso carriere soliste di buoni successi. Barret morì nel 2006, il tastierista Rick Wright nel 2008.
The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains è stata realizzata dallo studio di grafica Hipgnosis — e nello specifico da Storm Thorgerson, che ha fondato lo studio nel 1967, e dall’illustratore Aubrey ‘Po’ Powell — con la collaborazione di Nick Mason, batterista e cofondatore del Pink Floyd.
Con la tappa di Roma, che durerà fino al primo luglio 2018, inizia il tour internazionale della mostra, che era già stata al Victoria and Albert Museum di Londra, dove è stata visitata da oltre 400mila persone.