Sono nati prima i fiori o le farfalle con la proboscide?
Forse abbiamo trovato la risposta a una domanda che non vi eravate mai fatti
Immaginate di essere in un prato in una tiepida giornata di primavera: una lieve brezza vi muove i capelli e notate una farfalla che svolazza su un fiore. Mentre la osservate indaffarata a nutrirsi con la sua proboscide, pensate ai pochissimi giorni di vita che ha davanti, ignari che l’ordine a cui appartiene – i lepidotteri – frequenti il nostro pianeta da ben prima che il primo essere umano si accorgesse della loro esistenza.
Una nuova ricerca infatti ha da poco retrodatato ulteriormente la comparsa delle farfalle con proboscide sulla Terra, spostandola indietro di 70 milioni di anni rispetto a quanto ipotizzato finora. Una revisione di questo tipo potrebbe sembrare cosa da poco, buona solo per gli entomologi, ma in realtà ci aiuta a comprendere meglio il mondo di milioni di anni fa. Potrebbe inoltre sfatare una convinzione piuttosto radicata, secondo cui le farfalle si adattarono sviluppando una proboscide solo quando comparvero i primi fiori.
È molto raro trovare fossili ben conservati di insetti come farfalle e falene, in parte perché sono estremamente delicati. Per questo Timo J.B. van Eldijk dell’Università di Utrecht (Paesi Bassi) e i suoi colleghi di diversi altri centri di ricerca, in Germania e negli Stati Uniti, hanno disciolto con particolari acidi antichi sedimenti in modo da isolare meglio minuscoli pezzetti di tessuti, che milioni di anni fa costituivano le ali e altre parti di questi insetti. Van Eldijk ha trascorso intere settimane in laboratorio per isolare circa 70 scaglie, poi le ha analizzate al microscopio per confrontarle.
Van Eldijk ha notato che alcune scaglie vecchie circa 200 milioni di anni erano cave, tali e quali alle scaglie che appartengono all’odierno sottordine glossata, il più evoluto dei quattro che costituiscono l’ordine dei lepidotteri. Le specie appartenenti a questo sottordine hanno una cosa in comune: la proboscide. Non è un dettaglio da poco, perché ha permesso a van Eldijk di dare sostegno a un’interessante ipotesi: farfalle e falene con la proboscide sono più vecchie di 70 milioni di anni rispetto a quanto era stato finora stimato, sulla base di altri fossili.
Lo studio, pubblicato su Science Advances, suggerisce che quindi questo gruppo di insetti – che si ipotizzava si fosse evoluto parallelamente ai fiori – sia in realtà molto più vecchio. Nel Giurassico le piante che dominavano gli ecosistemi erano le gimnosperme, come le conifere. I ricercatori ipotizzano che le farfalle e le falene utilizzassero le loro proboscidi per nutrirsi (o per lo meno idratarsi) della loro linfa, decine di milioni di anni prima che facessero la loro comparsa le piante con fiore vero e seme protetto (angiosperme). Questi insetti avrebbero quindi evoluto le loro proboscidi ben prima dell’arrivo dei fiori. Lo studio descrive anche come in poco tempo, relativamente alle ere geologiche, le farfalle divennero enormemente diffuse sul pianeta, resistendo tra le altre cose alla grande estinzione di massa del Triassico.
Il lavoro di van Eldijk e colleghi sta interessando molto i ricercatori, non solo gli entomologi, perché potrebbe offre nuovi spunti per capire come si è evoluto un intero ordine di insetti e con che tempi rispetto alla flora. Alcuni hanno però sollevato dubbi circa il fatto che farfalle e falene con proboscide si nutrissero della linfa delle gimnosperme, perché non si può escludere che le angiosperme siano comparse molto prima rispetto a quanto ipotizzato finora. Secondo le stime più condivise tra i ricercatori, le antenate delle angiosperme iniziarono a distinguersi dalle gimnosperme tra i 245 e i 202 milioni di anni fa, ma finora sono state trovate prove convincenti di angiosperme risalenti al massimo a 160 milioni di anni fa. La diversificazione avvenne ancora più tardi, portando a un’ampia diffusione delle angiosperme 120 milioni di anni fa, diventando poi specie dominante rispetto alle conifere tra i 100 e i 60 milioni di anni fa. Le farfalle, intanto, erano già nei paraggi da molto tempo.