Il primo ministro della Romania, Mihai Tudose, si è dimesso dopo aver perso il sostegno del suo stesso partito
Il primo ministro della Romania, Mihai Tudose, si è dimesso dopo aver perso il sostegno del suo stesso partito, il Partito Social Democratico (PSD). I giornali locali dicono che Paul Stănescu, attuale ministro dello Sviluppo, potrebbe essere la persona proposta dal PSD al posto di Tudose.
Mihai Tudose era in carica dal 29 giugno 2017, da quando il governo rumeno era caduto a causa di un voto di fiducia perso: il primo ministro Sorin Grindeanu era quindi stato estromesso. Lo scorso inverno c’erano state grandissime e prolungate proteste di piazza contro una norma che avrebbe ridotto le pene per il reato di corruzione. Il decreto legge, poi ritirato, oltre a decriminalizzare alcuni reati di corruzione, rendeva l’abuso di potere punibile con il carcere solo nel caso in cui fosse stato dimostrabile un danno per lo stato superiore a 44.000 euro. Gli osservatori locali dicono che Tudose abbia faticato a riconquistare la fiducia degli elettori e delle elettrici persa in quell’occasione, anche a causa dei ritardi accumulati nell’attuazione del programma presentato agli elettori dalla coalizione che aveva vinto le elezioni del 2016.