Si vota il presidente in Repubblica Ceca
I due candidati favoriti propongono cose molto diverse su Unione Europea, NATO e Russia: le elezioni sono venerdì e sabato
Venerdì e sabato si tengono in Repubblica Ceca le elezioni presidenziali. Stando agli ultimi sondaggi, i due candidati che probabilmente finiranno al ballottaggio sono il presidente uscente Miloš Zeman, del Partito dei diritti civili, e l’indipendente Jiří Drahoš. Nonostante la Repubblica Ceca sia una repubblica parlamentare, l’esito delle elezioni sarà importante anche per il futuro del governo, che oggi è guidato da Andrej Babiš e la cui sopravvivenza è legata proprio all’appoggio di Zeman. L’eventuale ballottaggio si terrà il 26 e il 27 gennaio.
Miloš Zeman e Jiří Drahoš hanno progetti molto diversi per la Repubblica Ceca. Negli ultimi anni Zeman, 73 anni e presidente dal 2013, ha favorito e promosso politiche populiste e anti-immigrazione. Ha anche messo in discussione la partecipazione del suo paese all’Unione Europea e alla NATO, sostenendo la necessità di organizzare un referendum per decidere su entrambe le questioni. La Repubblica Ceca si è avvicinata progressivamente alla Russia e ai governi populisti anti-immigrazione dell’Europa orientale.
Al contrario Drahoš, 68 anni, ha criticato le posizioni populiste di Zeman. Ha promesso di «ripristinare l’autorità morale» che secondo lui veniva riconosciuta ai presidenti cechi, come Václav Havel, ultimo presidente della Cecoslovacchia e primo della Repubblica Ceca. Ha detto che se venisse eletto confermerebbe l’impegno della Repubblica Ceca nell’Unione Europea e nella Nato e si allontanerebbe dalla Russia. Ha anche annunciato che non appoggerebbe più il primo ministro Andrej Babiš, che fa parte di ANO 2011, partito politico centrista e populista: Babiš, uomo d’affari miliardario e secondo uomo più ricco della Repubblica Ceca, è accusato di frode in un caso relativo ad alcune sovvenzioni dell’Unione Europea.
Nonostante Miloš Zeman sia ancora abbastanza popolare in Repubblica Ceca, il risultato delle prossime elezioni presidenziali potrebbe non essere scontato. Jan Hartl, capo di Stem, società che si occupa di sondaggi, ha detto al Guardian: «[Zeman] ha la fiducia di più del 50 per cento degli elettori, ma il suo consenso elettorale è più basso perché una parte dei suoi sostenitori non vuole la sua rielezione per diverse ragioni – per esempio perché è troppo vecchio e vuole qualcosa di nuovo». Se si andasse al ballottaggio, inoltre, gli altri candidati dell’opposizione potrebbero dare indicazione ai loro sostenitori di appoggiare la candidatura di Drahoš, per evitare altri cinque anni con Miloš Zeman presidente.