Ignazio Marino è stato condannato per peculato e falso

L'ex sindaco di Roma è stato giudicato colpevole di aver pagato cene personali con i soldi del comune

GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images
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L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino è stato condannato in appello a due anni per le spese fatte con la carta di credito del comune. Marino, che era stato assolto in primo grado, è stato condannato per i reati di falso e peculato. Secondo i giudici, Marino avrebbe speso 13 mila euro per 26 cene avvenute «in tempi liberi da impegni istituzionali». Diversi ristoratori, inoltre, avrebbero riconosciuto nell’unico altro partecipante alla cena la moglie del sindaco. In altre parole, Marino avrebbe usato la carta di credito del comune per pagare alcune sue cene personali. Marino è stato invece assolto dall’accusa di truffa per alcuni presunti pagamenti irregolari a un dipendente della sua Onlus Imagine. Il cosiddetto “scandalo degli scontrini” è uno dei numerosi episodi che spinsero il Partito Democratico a ritirare il suo appoggio al sindaco di Roma e a far cadere la giunta nell’ottobre 2015.