La Germania ha l’ultima possibilità per formare un governo, forse
Comincia oggi quello che potrebbe essere l'ultimo giro di consultazioni tra CDU e SPD, più di tre mesi dopo le elezioni
Alle 10 di domenica la leader dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU) e cancelliera tedesca Angela Merkel incontrerà Horst Seehofer, il leader dell’Unione Cristiano-Sociale in Baviera (CSU), e Martin Schulz, il leader del Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD), in quello che si ritiene essere l’ultimo giro di consultazioni per la formazione di un governo di coalizione in Germania, tre mesi e mezzo dopo le elezioni politiche alle quali nessun partito ha ottenuto la maggioranza. I tre leader, insieme a 13 negoziatori per ciascun partito, si incontreranno nelle sedi dell’SPD a Berlino: le discussioni andranno avanti per i prossimi cinque giorni, secondo i giornali tedeschi.
Molti osservatori credono che le consultazioni che cominciano oggi siano l’ultima possibilità per Merkel di formare un governo insieme alla CSU e all’SPD, visto che arrivano dopo due mesi e mezzo di trattative fallite (le prime avevano coinvolto i Verdi e i liberali). Alle elezioni, la CDU e il partito gemello della CSU hanno ottenuto uno dei risultati peggiori degli ultimi sessant’anni, mancando la maggioranza al Bundestag. L’SPD, che negli ultimi anni era stata al governo con Merkel, aveva ottenuto a sua volta soltanto il 20 per cento, il risultato peggiore in 70 anni. Il crollo dei consensi dell’SPD era stato attribuito proprio all’alleanza con Merkel, e per questo Schulz aveva da subito smentito la possibilità di una nuova alleanza. Ma lo stallo politico seguito alle elezioni ha fatto aumentare le pressioni sul suo partito per la formazione di un’alleanza, e nel corso delle settimane Schulz ha ammorbidito le sue posizioni, aprendo alla possibilità di un governo di coalizione.
L’alternativa più credibile, nel caso le nuove trattative falliscano, sono nuove elezioni. Ma secondo gli osservatori sia la CDU sia l’SPD sono molto preoccupate riguardo a questa possibilità: dopo lo scarso risultato alle elezioni, infatti, la leadership di Merkel è stata seriamente messa in discussione, e non è scontato che in caso di nuove elezioni sia lei a guidare la CDU. I sondaggi più recenti la danno il gradimento nei suoi confronti in forte diminuzione. Lo stesso vale per Schulz, la cui credibilità come leader è molto bassa dopo il disastro dell’SPD alle ultime elezioni. Oltre ai problemi di leadership, i principali partiti tedeschi temono anche che nuove elezioni possano favorire ulteriormente un aumento dei consensi di Alternativa per la Germania (AfD), il partito anti-sistema di estrema destra che si è affermato come terza forza politica in Germania, ottenendo il 13 per cento e 92 seggi in Parlamento. La terza ipotesi, sempre citata ma sulla quale nessun partito sembra molto convinto, è quella di un governo di minoranza guidato da Merkel.
I temi principali delle discussioni che cominciano oggi sono l’immigrazione, le tasse, l’Europa e la sanità. La CSU e l’ala più conservatrice della CDU criticano l’apertura di Merkel ai migranti degli ultimi anni, e sostengono abbia portato molti elettori a votare l’AfD. Si crede che tra le richieste di questa parte, che con il calo di consensi per Merkel ha ora più potere contrattuale, ci sia quella di inserire un limite di migranti ammessi nel paese, e un taglio agli aiuti economici. L’SPD vorrebbe poi ridurre le tasse per le fasce più povere della popolazione, mentre la CDU vorrebbe un taglio più omogeneo e per tutti, anche se si ritiene che si possa trovare un accordo piuttosto agilmente. Più complicate potrebbero essere le trattative sull’Europa, che l’SPD vorrebbe riformare radicalmente sulla linea delle proposte del presidente francese Emmanuel Macron, e incontreranno presumibilmente l’opposizione di Merkel. Sulla sanità, l’SPD chiede l’assistenza statale per tutti, a sostituzione dell’attuale sistema di assicurazioni private.
L’SPD dovrebbe votare all’assemblea nazionale del prossimo 21 gennaio se procedere con le trattative con la CDU. Schulz ha però promesso che i 440mila iscritti al partito potranno esprimersi per approvare o respingere la grande coalizione. Se tutto dovesse filare liscio, ci si aspetta che un nuovo governo possa insediarsi entro la fine di marzo.