Virginia Raggi ha chiesto il giudizio immediato nel processo per falso al tribunale di Roma
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha fatto sapere di avere richiesto il procedimento per rito immediato nell’ambito del processo in cui è accusata di falso al tribunale di Roma. Secondo l’accusa, Raggi mentì alla responsabile anticorruzione del comune di Roma in merito alla nomina a capo del dipartimento del Turismo di Renato Marra (fratello di Raffaele, l’ex capo del personale del comune poi arrestato con l’accusa di corruzione).
Il giudizio immediato prevede che il processo salti la fase dell’udienza preliminare – in cui il giudice può confermare la richiesta di rinvio a giudizio del pm oppure archiviare l’accusa – e proceda direttamente al dibattimento. Di norma viene chiesto dal pm, che deve dimostrare di avere prove evidenti contro l’imputato. Raggi invece ha fatto intendere di averlo richiesto per cercare di provare la sua innocenza «quanto prima». La conseguenza della sua richiesta sarà prima di tutto l’annullamento dell’udienza preliminare, che era già fissata per il 9 gennaio; per l’inizio del processo “regolare” ci vorranno probabilmente diversi mesi.