Un truffatore thailandese è stato condannato a più di 13mila anni di carcere
Ma è probabile che non ci starà per più di vent'anni
Phudit Kittithradilok, un truffatore thailandese di 34 anni, è stato condannato a 13.275 anni di carcere per aver messo in piedi uno schema piramidale in cui agli investitori erano promessi guadagni irreali. Phudit aveva creato uno schema Ponzi: un modello economico piramidale ingannevole, inventato da un italiano emigrato in America a inizio Novecento e basato sul reclutamento continuo di nuovi investitori. Nello schema Ponzi non esiste un vero investimento: il truffatore paga i primi investitori grazie ai soldi che man mano raccoglie dalle nuove persone che riesce a convincere a investire nel suo progetto. Ma nel momento in cui il volume di denaro in uscita supera quello in entrata lo schema crolla.
Uno schema Ponzi si basa sul continuo reclutamento – fatto anche dai primi, ignari, truffati – di nuove persone da truffare. Phudit era arrivato fino a circa 40mila persone ed era riuscito ad ottenere da loro circa 130 milioni di euro. Siccome ha ammesso le sue colpe e ha collaborato, la sentenza è stata dimezzata e portata a 6.637 anni e sei mesi. Il Bangkok Post ha scritto che nonostante abbia truffato migliaia di persone, Phudit starà probabilmente in carcere una ventina d’anni, visto che il codice penale thailandese prevede un limite di anni di carcere per ogni tipologia di reato commesso, al di là delle quantità di volte che è stato commesso quel reato. Phudit e le due società da lui create dovranno però risarcire almeno duemila persone, per un totale di circa 15 milioni di dollari.