Le date dei saldi invernali 2018
In quali regioni cominciano prima e in quali durano più a lungo, e tutte le altre informazioni
I primissimi saldi invernali 2018 saranno in Basilicata, dove inizieranno già martedì 2 gennaio; subito dopo seguiranno quelli della Valle d’Aosta (mercoledì 3 gennaio). In tutte le altre regioni la prima giornata di sconti sarà venerdì 5 gennaio, tranne in Sicilia, dove si dovrà aspettare sabato 6 gennaio. Le date della fine dei saldi, invece, sono molto diverse da regione a regione: si va dal 16 febbraio del Trentino-Alto Adige al 2 aprile della Campania, ma la maggior parte di voi potrà fare acquisti a prezzi scontati fino alla fine di febbraio o l’inizio di marzo. Di saldi ce ne sono anche su molti negozi online: Amazon ad esempio fa sconti sull’abbigliamento fino al 50 per cento fino al 28 febbraio.
I saldi sono le vendite a prezzi scontati nel settore commerciale dell’abbigliamento che avvengono di solito in due periodi dell’anno: dopo le feste natalizie e ai primi di luglio. I saldi invernali in Italia arriveranno quando ci saremo tolti di torno il problema dei regali di Natale, come ogni anno. Sulla convenienza o meno di fissare un periodo di sconti e promozioni dopo le feste (e non prima) si era espresso anche il Codacons: l’associazione aveva chiesto l’istituzionalizzazione del Black Friday, una giornata di saldi che cade a fine novembre e che riguarda i siti di e-commerce ma anche molti negozi fisici. Codacons metteva a confronto le grosse vendite del Black Friday e lo scarso successo degli ultimi saldi invernali, che arrivano quando oramai «i portafogli sono stati già svuotati dagli acquisti natalizi».
Le date di inizio e di fine dei saldi invernali, regione per regione
Abruzzo: 5 gennaio – 5 marzo
Basilicata: 2 gennaio – 1 marzo
Calabria: 5 gennaio – 28 febbraio
Campania: 5 gennaio – 2 aprile
Emilia-Romagna: 5 gennaio – 5 marzo
Friuli Venezia Giulia: 5 gennaio – 31 marzo
Lazio: 5 gennaio – 28 febbraio
Liguria: 5 gennaio – 18 febbraio
Lombardia: 5 gennaio – 5 marzo
Marche: 5 gennaio – 1 marzo
Molise: 5 gennaio – 5 marzo
Piemonte: 5 gennaio – 28 febbraio
Puglia: 5 gennaio – 28 febbraio
Sardegna: 5 gennaio – 5 marzo
Sicilia: 6 gennaio – 15 marzo
Toscana: 5 gennaio – 5 marzo
Umbria: 5 gennaio – 5 marzo
Valle d’Aosta: 3 gennaio – 31 marzo
Veneto: 5 gennaio – 31 marzo
Trentino-Alto Adige: 5 gennaio – 16 febbraio
Da dove arrivano i saldi, e perché si chiamano così
La parola viene dal lessico commerciale: la differenza tra le entrate e le uscite sono un “saldo”, positivo o negativo, e i “saldi” sono quindi quello che non è stato venduto in un negozio alla fine della stagione e la vendita stessa di quei capi invenduti. Le prime leggi che interessano le vendite straordinarie risalgono al periodo fascista in cui sono state introdotte le due categorie delle “vendite straordinarie” e delle “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Secondo una legge del 1980, le Camere di commercio stabilivano i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, che non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi. I saldi non esistono solo in Italia: molti paesi europei stabiliscono legislazioni particolari per le vendite promozionali.
Consigli per affrontare i saldi
Per poter fare i saldi, i negozi devono rispettare alcune regole. Il prezzo originale di ogni prodotto in saldo, per esempio, deve essere sempre indicato in modo chiaro e inequivocabile, vicino alla percentuale di sconto e al prezzo scontato. Inoltre le merci in saldo devono essere tenute in zone separate rispetto a quelle non in saldo, in modo da non essere confuse. Qui ci sono i consigli della Guardia di Finanza per evitare truffe nel periodo dei saldi.
La legge prevede che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda