L’assurda storia dei video di scuse ai vigili di Roma
Chi viene denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale deve pubblicare online un video in cui legge un messaggio prestabilito, racconta Repubblica
Il giornalista di Repubblica Carlo Bonini, esperto di cose di Roma, ha raccontato una pratica insolita e piuttosto assurda adottata dalla Polizia Locale di Roma per gestire i casi di oltraggio a pubblico ufficiale. Normalmente in Italia chi viene denunciato dai vigili per oltraggio deve pagare una multa – solitamente tra i 200 e i 250 euro – e scrivere una lettera di scuse, estinguendo in questo modo il reato, che è regolato dal codice penale. A Roma, ha rivelato l’articolo di Bonini, funziona diversamente: la Polizia Locale richiede che la persona che ha offeso i vigili pubblichi online un video in cui legge un testo predefinito per scusarsi pubblicamente e anche per esprimere «apprezzamento» per la polizia. Su YouTube si possono trovare in effetti diversi video del genere, uno dei quali riguarda Emiliano Bono, consigliere del Municipio III di Fratelli d’Italia.
La pratica adottata dalla Polizia Locale di Roma è stata subito commentata e criticata sui giornali, ed è stata paragonata da molti a una “gogna pubblica”. Bonini ha raccontato che lo scorso aprile una donna di 32 anni è stata denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale per aver detto a dei vigili: «Fate un lavoro di merda». La donna si è rivolta a un avvocato per aiutarla nell’estinzione del reato, ma una volta ricevuta la raccomandata con le istruzioni per pubblicare il video si è rifiutata di eseguirle, e ha condiviso la lettera con Repubblica.
La lettera è firmata dal vicecomandante della Polizia Locale Massimo Ancillotti, e dice che «ai fini della riparazione» la persona indagata debba pubblicare un video in cui sia ben visibile la sua faccia, della durata di almeno trenta secondi e pubblicato «su una piattaforma di condivisione video, senza restrizioni per l’accesso e di ampia diffusione come, ad esempio: YouTube, Megavideo, My Space, Google Video». La lettera aggiunge anche che «il Corpo di Polizia locale, come tutti gli utenti del web, ha la possibilità di accedere al video di scuse ed eventualmente pubblicarlo sui profili social network ad esso riferibili». Il testo che deve essere letto dall’indagato è:
Io Sottoscritto/a… con riferimento al procedimento penale a mio carico per oltraggio a pubblico ufficiale n… esprimo profondo rincrescimento per il comportamento tenuto nelle vicende per le quali sono indagato. Per tale motivo, formulo al Corpo di Polizia locale di Roma Capitale le mie più sentite scuse per le frasi proferite nell’occasione. Voglio inoltre rivolgere a tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia locale di Roma Capitale apprezzamento per il lavoro quotidianamente svolto a favore della cittadinanza.
Su YouTube ci sono diversi video simili, che sono stati raccolti da Repubblica offuscando i volti ed eliminando i nomi delle persone coinvolte: