Il presidente dell’Uganda potrebbe restare in carica tutta la vita
Yoweri Museveni governa dal 1986 e grazie a una modifica della Costituzione potrebbe restarlo fino al 2031
Il Parlamento dell’Uganda ha approvato una modifica della Costituzione che permetterà al presidente Yoweri Museveni, uno dei leader al potere da più tempo in Africa, di ricandidarsi e mantenere il suo incarico fino al 2031. La modifica rimuove la regola che impediva a chiunque avesse meno di 35 o più di 75 anni di diventare presidente. Museveni, che è al potere dal 1986, ha 73 anni: senza la decisione del Parlamento non avrebbe potuto essere rieletto alle elezioni del 2021. La nuova legge prevede anche l’introduzione del limite di due mandati per la presidenza, ma solo a partire dal 2021.
L’opposizione ugandese ha criticato molto la decisione del Parlamento, definendola un tentativo di Museveni di rimanere al potere per tutta la vita. La maggioranza ha negato le accuse, sostenendo che la legge è stata pensata per eliminare la discriminazione che esisteva contro le persone più anziane. Mwambutsya Ndebesa, politologo dell’Università ugandese di Makerere, ha detto ad Associated Press: «È un giorno buio e un passo indietro verso il disastro. Non vedo niente di positivo in quello che è successo».
L’Uganda ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1962. Negli anni successivi ci fu una guerra civile al termine della quale il paese fu governato da diversi dittatori, tra cui Idi Amin, tuttora considerato uno dei più eccentrici e sanguinari della storia africana. Si calcola che durante il suo regime furono uccisi circa 300 mila ugandesi. Tra le molte accuse che gli vennero fatte quando era in vita ci fu anche quella – mai documentata con certezza – di aver mangiato i corpi dei suoi avversari politici. Amin fu deposto nel 1979, dopo che l’Uganda fu invasa dalla Tanzania. Dopo diversi anni di guerriglia nel 1986 prese il potere Museveni, che aveva combattuto nell’Esercito di liberazione nazionale, e non lo ha più lasciato.