Le migliori storie non ancora diventate film
Le hanno scelte i principali produttori di Hollywood, componendo una lista dalla quale negli ultimi anni sono passati Arrival e The Revenant
Ogni anno più di 250 produttori cinematografici votano le migliori storie – soggetti o sceneggiature – di cui si parla a Hollywood. Alcune sono originali e altre tratte da libri, tutte vorrebbero diventare film ma nessuno ha iniziato a girare niente. Ogni produttore può votare dieci di queste storie, e la lista di quelle più votate si chiama Black List: esiste dal 2005 e in questi anni più di 325 storie della Black List sono diventate film e – insieme, nel mondo – hanno incassato più di 26 miliardi di dollari. I film che prima di essere film sono passati dalla Black List hanno vinto 50 Oscar: e tra questi ci sono quattro degli ultimi 10 Migliori film e 10 delle ultime 20 Migliori sceneggiature.
Tra i film che sono passati dalla Black List ci sono Il discorso del re, The Millionaire, Argo, Il caso Spotlight, The Revenant, Juno, The Wrestler, Django Unchained, Il petroliere, Little Miss Sunshine, Manchester by the Sea, Arrival e Io, Tonya. Questa è la classifica del 2015 e questa è quella del 2016: uno dei più votati fu quello che è nel frattempo diventato The Post, il film di Steven Spielberg – con Tom Hanks e Meryl Streep – che parla del rapporto tra Katharine Graham, editrice del Washington Post, e Ben Bradlee, famosissimo direttore del giornale.
Qui avanti trovate la classifica che, come precisa sempre il suo ideatore Franklin Leonard, è una lista delle storie che piacciono di più, non delle migliori.
10. Trapline e When in doubt seduce (a pari merito con 16 voti)
Il primo parla di «un ragazzo tenuto prigioniero e di come cambi la sua vita quando il suo sequestratore gli chiede di aiutarlo a rapire un altro bambino»; il secondo è sulla storia tra l’attrice e regista Elaine May e il regista Mike Nichols, famoso soprattutto per Il laureato. I due si conobbero negli anni Cinquanta quando erano all’università e all’inizio si misero a fare cabaret.
9. The great nothing (17 voti)
Tra quelli che potrebbero far molto piangere: parla di una ragazza di 13 anni, triste e in lutto, che va malissimo a scuola e che per cercare di salvare l’anno scolastico inizia a fare ripetizioni con un burbero professore di filosofia, che è pure malato terminale.
8. Sleep well tonight (18)
Ambientato in una prigione di massima sicurezza, parla di un «giovane e ingenuo prigioniero e di un secondino alle prime armi» che saranno obbligati a diventare parte di un’operazione legata al contrabbando di droga. Il tutto mentre nel carcere c’è una crescente tensione tra due gang rivali.
7. Breaking News in Yuba County (19)
«Dopo aver trovato il marito a letto con una prostituta, cosa che causa a lui un mortale attacco di cuore, Sue Bottom seppellisce il corpo del marito e approfitta di uno status da celebrità che deriva dall’essere la moglie di un marito scomparso».
6. When Lightning Strikes (20)
Parla di una donna 25enne che – mentre è alle prese con varie relazioni sentimentali, gravidanze inattese e depressione – prova a scrivere un romanzo. Il romanzo è Harry Potter e la pietra filosofale; lei è Joanne Rowling, che però decise di firmarsi J.K. Rowling.
5. Where I end (22)
Un po’ di fantascienza, con una trama abbastanza alla Black Mirror: è ambientato in un mondo in cui le vite possono essere salvate, caricate su un computer e fatte ripartire in caso di morte prematura. La storia è quella di «un marito che torna dalla morte, sospettando che a ucciderlo sia stata la moglie».
4. Keeper of the diary (32)
La storia di come Otto Frank, padre di Anna, provò dopo la Seconda guerra mondiale a far pubblicare il diario scritto dalla figlia. A Hollywood si parla di questa storia da qualche mese e si era fatto il nome di Kenneth Branagh come possibile regista e attore (ma niente di certo, per ora).
3. Daddio (40)
Se ne sa poco, quindi lavorate molto di fantasia: New York, una donna esce dal suo appartamento per andare all’aeroporto, e ci va in taxi. Nel taxi si mette a parlare con l’autista e i due tirano fuori vari ricordi sul loro passato e in particolare sulle loro relazioni passate. Lei, a quanto dicono, dovreste immaginarvela interpretata da Daisy Ridley, Rey di Star Wars.
2. Let Her Speak (42)
Sembra che la protagonista sarà Sandra Bullock. La storia è una di quelle che non avrebbe potuto non diventare un film.
1. Ruin (68)
«Un ex generale nazista senza nome dopo la fine della Seconda guerra mondiale vaga per le rovine della Germania. Il suo obiettivo è espiare i suoi crimini di guerra dando la caccia a tutti gli ex membri della sua squadra di SS, per ucciderli». Sembra che a dirigerlo sarà il regista australiano Justin Kurzel e che del cast farà parte anche Gal Gadot, attrice israeliana di Wonder Woman.
Alcuni degli altri
C’è l’idea per un film su un giornalista e scrittore – Alex Haley – che sta cercando di scrivere la biografia di Malcolm X quando il suo caporedattore a Playboy gli chiede invece di intervistare George Lincoln Rockwell, capo del partito nazista americano. Ci sono poi un progetto per un film su Elon Musk (dal titolo The man from tomorrow) e uno su Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google: il titolo provvisorio è “Don’t Be Evil,” motto della società.
Andiamo avanti: Strongman parla della vita di David Prowse, l’uomo dietro la maschera di Darth Vader; The Prospect dell’anno in cui Michael Jordan si mise a giocare a baseball (praticamente l’inizio di Space Jam). Vogliono fare un film anche su Rodney Alcala, serial killer accusato di aver ucciso più di cento persone che, nel frattempo, partecipò alla versione statunitense di “Il gioco delle coppie”. Ci sono anche due storie di giornalismo: quella di Generoso Pope, Jr., che grazie alla mafia di New York trovò i soldi per fondare il National Enquirer «e aprire la strada ai tabloid di oggi», e quella in cui Seth Rogen interpreterà Walter Cronkite, uno dei più grandi e famosi giornalisti televisivi di sempre.
Più in generale: tante storie di assassini, tante storie vere e tante storie, molte più che in passato, scritte da donne e con donne protagoniste.
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— Franklin Leonard (@franklinleonard) December 11, 2017