Il presidente del Perù rischia di essere rimosso
Il Parlamento – controllato dalle opposizioni – voterà l'impeachment di Pedro Pablo Kuczynski, accusato di avere ricevuto tangenti dieci anni fa
Il Parlamento del Perù ha deciso di cominciare un processo che potrebbe portare alla rimozione dal suo incarico del presidente Pedro Pablo Kuczynski, che è accusato di aver ricevuto dei pagamenti illeciti da parte della brasiliana Odebrecht, la più grande società edile dell’America Latina, da alcuni anni al centro di un enorme scandalo in diversi paesi. La mozione di impeachment è stata votata dalla maggior parte dei parlamentari, e accusa Kuczynski di essere «moralmente inadatto» a governare il paese.
L’impeachment è stato votato venerdì, dopo che Kuczynski si era rifiutato di dimettersi e aveva negato tutte le accuse. Il presidente potrà difendersi il 21 dicembre, e poi il Parlamento deciderà se rimuoverlo dal suo incarico o meno. Perché sia rimosso dovranno votare a favore dell’impeachment 87 deputati sui 130 del Parlamento peruviano: il partito di Kuczynski ne ha soltanto 18, mentre le opposizioni ne controllano la grande maggioranza. Una fonte governativa ha detto a Reuters che i ministri e lo stesso Kuczynski ritengono che le possibilità di rimanere al potere siano poche.
Lo scandalo che coinvolge Odebrecht è cominciato nel 2016, quando la società ammise di aver pagato circa 800 milioni di dollari in tangenti per vincere gare d’appalto pubbliche, durante un’indagine del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Da allora è partita una serie di indagini per stabilire quali politici sudamericani abbiano accettato pagamenti da Odebrecht. Tra le altre cose queste indagini hanno portato alla condanna a sei anni di carcere per corruzione dell’ex vicepresidente dell’Ecuador Jorge Glas.
In Perù i parlamentari dell’opposizione hanno ottenuto dall’azienda dei documenti che dicono che Odebrecht pagò tra il 2004 e il 2007 782mila dollari a Westfield Capital, la società di consulenza finanziaria di Kuczynski, attraverso alcuni consorzi di cui faceva parte. In quegli anni Kuczynski era un importante funzionario governativo, e il Perù concesse a Odebrecht un appalto per i lavori su un’importante autostrada. Il presidente ha respinto le accuse contro di lui dicendo di non avere nulla a che fare con quei pagamenti, e che nel periodo in questione non svolgeva dei compiti dirigenziali nella sua società: sostiene che i versamenti sarebbero stati fatti al suo socio, che possiede anche First Capital, una società a cui Odebrecht diede 4 milioni di dollari.
I parlamentari che sostengono Kuczynski dicono che il voto per l’impeachment è un tentativo di prendere il potere da parte dell’opposizione, che controlla la maggioranza della camera. Kuczynski è stato eletto presidente del Perù lo scorso anno, battendo di pochissimo la sua principale sfidante, Keiko Fujimori (50,1 per cento contro 49,9 per cento). Fin dal principio del suo mandato si è scontrato con il Parlamento, che dalle elezioni del 2016 è controllato da Fuerza Popular, di cui fa parte la stessa Fujimori.