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  • Domenica 10 dicembre 2017

È il giorno delle “elezioni” locali in Venezuela

Ci si aspetta l'ennesima vittoria del partito di Nicolás Maduro, visto che i partiti d'opposizione sono divisi (e che molti non si presenteranno)

(GEORGE CASTELLANOS/AFP/Getty Images)
(GEORGE CASTELLANOS/AFP/Getty Images)

In Venezuela si vota oggi fino alle 18 ora locale (le 23 italiane) per eleggere 335 nuovi sindaci. Il risultato si conosce già: il partito socialista di Nicolás Maduro rafforzerà il forte controllo politico che ha sul paese, che da anni si trova in condizioni economiche e sociali difficilissime. È facile prevedere la vittoria del partito di Maduro perché ci sono forti dubbi sulla regolarità del voto – come accade spesso in Venezuela – e perché tre dei quattro partiti di opposizione hanno deciso di non presentarsi. Lo hanno deciso dopo le elezioni regionali di ottobre, in cui il partito di Maduro ha vinto in 18 delle 23 regioni in cui si votava: secondo loro, e secondo diversi osservatori internazionali, con un voto poco regolare.

Maduro, il 17 ottobre (FEDERICO PARRA/AFP/Getty Images)

Prima delle regionali, ci si aspettava che la Mesa de la Unidad Democrática (MUD, la coalizione dei partiti d’opposizione) ottenesse almeno metà delle regioni, ma non è andata così. Dopo il voto la MUD si è anche divisa per come si sono comportati i cinque governatori che è riuscita a far eleggere: quattro di loro hanno infatti deciso di giurare fedeltà all’Assemblea costituente – creata ad agosto da Maduro per prendere il posto del Parlamento, in cui il suo partito era in minoranza – e solo uno, Juan Pablo Guanipa, si è rifiutato. Guanipa era stato eletto nella regione occidentale di Zulia ma essendosi rifiutato di giurare fedeltà all’Assemblea costituente (secondo alcuni bisognava farlo per “combattere il sistema dall’interno”) non è mai entrato in carica; oltre che nei 335 comuni oggi si voterà anche in quella regione.

Al momento, il partito di Maduro amministra tre quarti dei comuni in cui si vota oggi, e ci si aspetta che grazie a queste elezione possa aumentare ancora il suo controllo amministrativo sul paese. A sfidare i candidati del partito di Maduro sono infatti solo alcuni candidati dell’unico partito che non ha rinunciato a queste elezioni, e altri candidati indipendenti.

A prescindere dal prevedibile risultato, le elezioni di oggi sono importanti perché chiudono, dal punto di vista politico, un anno molto complicato per il Venezuela. È quello in cui Maduro – che ha 55 anni e governa dal 2013, quando prese il posto di Hugo Chavez – ha resistito alle forti proteste contro le sue mosse per accentrare il potere ed è riuscito a chiudere un Parlamento a lui avverso e iniziare il processo che dovrebbe portare a una nuova Costituzione, ovviamente a lui più favorevole. Intanto in Venezuela prosegue la crisi economica che da anni è in corso, nonostante il paese abbia una delle principali riserve di petrolio al mondo. In tutto lo stato mancano beni di consumo e di prima necessità, c’è poco cibo e quello che si trova al mercato nero ha prezzi altissimi.