Cosa ci ha detto Juventus-Inter
La Juventus ha voluto evitare qualsiasi rischio, ma questo le ha impedito di vincere e ha permesso all'Inter di tornare da Torino con un punto molto prezioso
Sabato sera, nel secondo posticipo della 16ª giornata di Serie A, Juventus e Inter hanno pareggiato 0-0 al termine di una partita piuttosto bloccata in cui le due squadre sono state attente soprattutto a non subire gol, a discapito del gioco e della spettacolarità dell’incontro. Il pareggio ha quindi mantenuto invariate le distanze in classifica: l’Inter rimane in prima posizione con due punti in più della Juventus, ora momentaneamente seconda a pari merito con il Napoli, che questo pomeriggio potrebbe tuttavia riprendersi il primo posto in solitaria.
A Torino l’Inter di Luciano Spalletti non è riuscita ad effettuare nemmeno un tiro verso la porta avversaria nel corso dei novanta minuti: a fronte di un’altra partita impeccabile dal punto di vista difensivo, nella metà campo avversaria non ha mai proposto nulla. Perisic e Candreva, i due esterni d’attacco, non hanno effettuato nemmeno un cross, nonostante l’Inter sia la seconda squadra per numero di cross realizzati in Serie A. Per forza di cose, Icardi è stato praticamente tagliato fuori dal gioco, ricevendo palla solamente sui piedi, ma sempre circondato da troppi avversari per poter creare qualcosa di buono. A fine partita l’Inter ha totalizzato il 56 per cento di possesso palla: un dato con cui si può capire come abbia gestito il pallone esclusivamente nella propria metà campo, per affacciarsi nell’altra solo in alcune isolate e sterili occasioni.
L’impressione, tuttavia, è che l’Inter ritorni da Torino con un punto guadagnato e che la Juventus abbia perso l’occasione di ottenerne due, peraltro in uno scontro diretto. L’Inter, pur non buttando mai via la palla e cercando sempre di costruire le proprie azioni dal basso, ha dimostrato di non avere ancora le capacità per controllare anche solo a tratti il gioco nelle partite più impegnative, e di non poter inoltre risolverle senza l’aiuto fondamentale dei suoi giocatori migliori. Una condizione inevitabile, dato che Spalletti è arrivato pochi mesi fa e la squadra ha ancora molte cose da migliorare. La Juventus di Allegri, invece, oltre che con i favori dei pronostici, si presentava al “derby d’Italia” con una squadra ormai collaudata negli anni, solidissima e in grado di imporre il proprio controllo, a differenza degli avversari. Ma alla fine, l’idea di evitare a tutti i costi rischi inutili – soprattutto nel primo tempo, in cui non ha praticamente mai pressato l’Inter – le ha probabilmente impedito di vincere.
Allegri, rinunciando a schierare Dybala titolare, ha mandato in campo la Juventus con un 4-5-1 che è servito a coprire molto bene tutta l’ampiezza del campo, per proteggersi da qualsiasi rischio, specialmente gli uno-contro-uno. Nel modulo scelto da Allegri per affrontare l’Inter ha pesato probabilmente il fatto che quella di ieri sera sia stata la sua terza partita impegnativa nel giro di nove giorni, l’ultima delle quali, ad Atene in Champions League, è avvenuta quattro giorni fa. L’Inter invece arrivava alla partita di ieri sera dopo una settimana di riposo.
Nel corso della partita la Juventus ha avuto principalmente due occasioni da gol, entrambe con Mandzukic. La squadra ha tirato sette volte verso la porta dell’Inter e in tre occasioni l’ha centrata, ma l’assenza di palloni giocabili per gli attaccanti — come dimostra la prestazione di Higuain, appena superiore a quella di Icardi — le ha impedito di avvicinarsi al gol. L’unico giocatore ad aver dato imprevedibilità e dinamismo alla gara è stato Cuadrado, da cui sono passate tutte le occasioni da gol della Juventus, ma contro cui la difesa interista non ha dato segni di cedimento.
Come riportano i dati Opta, l’ultima squadra a non aver subìto nemmeno un gol a Torino contro la Juventus era stata l’Udinese il 23 agosto del 2015, più di due anni fa. In Serie A, inoltre, la Juventus non pareggiava 0-0 dalla partita contro il Bologna del 19 febbraio del 2016: da allora sono passate 65 partite. L’Inter, dal canto suo, rimane una delle quattro squadre imbattute nei maggiori campionati europei — con City, Barcellona e Atletico Madrid — e solamente nel girone di andata è riuscita a guadagnare 5 punti nelle trasferte di Napoli, Roma e Torino, le più difficili del campionato.