Una doccia fredda rende più sani?
Per molti è un toccasana, ma non ci sono prove scientifiche sulla sua efficacia: salvo convincersene fortissimo
Anche nell’inverno più rigido, troverete sempre qualcuno che sostiene di farsi ogni giorno una “bella doccia fredda” e che si sente rigenerato dopo averla fatta. L’idea è che la scarica di acqua gelata “tonifichi” e aiuti in qualche modo l’organismo dandogli una improvvisa sveglia per affrontare con più energie la giornata. È una convinzione abbastanza diffusa – certamente non tra i freddolosi – ma se si guarda alla letteratura scientifica sul tema non sembra essere sostenuta da molte prove oggettive.
Per capire gli effetti di una doccia gelata, Angela Chen di The Verge si è messa a scartabellare tra le ricerche che se ne sono occupate, che come prevedibile non sono molte. Lo studio più interessante e apparentemente completo è di un anno fa, fu coordinato da Geert A. Buijze del Centro medico accademico di Amsterdam (Paesi Bassi) e pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One.
Lo studio coinvolse 3mila volontari, la maggior parte dei quali non era solita sottoporsi a una doccia gelata giornaliera. I partecipanti furono suddivisi in quattro gruppi. Ai membri del primo fu chiesto di finire ogni doccia calda con 30 secondi di acqua fredda, ripetendo l’esperienza ogni giorno per un mese. Al secondo gruppo fu fatta una richiesta analoga, ma con 60 secondi di doccia fredda. Ai membri del terzo gruppo fu invece chiesto di prolungare la scarica d’acqua gelata fino a 90 secondi. I più fortunati furono i membri del quarto gruppo, quello di controllo, cui fu chiesto di continuare con le normali abitudini sotto la doccia.
Ogni partecipante aveva inoltre il compito di cronometrarsi, in modo da segnalare se fosse o meno in grado di completare i secondi di doccia fredda richiesta. Terminata la prima fase dell’esperimento durata un mese, ai partecipanti fu poi chiesto di tornare alle loro vecchie abitudini per altri 30 giorni, in modo da avere ulteriori elementi di confronto. Nei mesi di esperimento, a ogni volontario fu chiesto di rispondere a domande sul proprio stato di salute, su come si sentisse dopo la doccia gelata e più in generale nel corso della giornata.
Buijze e colleghi hanno notato qualcosa di curioso: i volontari che si erano sottoposti alle docce fredde avevano chiesto il 29 per cento di giorni di malattia in meno rispetto al gruppo di controllo. Lo studio non ha rilevato differenze nel rischio di ammalarsi tra i tre gruppi delle docce gelate e quello di controllo, cosa che suggerisce che i volontari malati andassero lo stesso al lavoro, perché condizionati dal fatto di fare qualcosa considerato salutare per l’organismo. Questa condizione era stata del resto accentuata volontariamente dai ricercatori, presentando materiale informativo ai partecipanti con frasi come: “Si dice che la ricorrente esposizione al freddo influisca positivamente nei miglioramenti per il sistema immunitario, per la circolazione, per lo stato emotivo, per le condizioni della pelle e per sentirsi più energici. Lo scopo di questo studio è capire se queste affermazioni siano vere.” La documentazione non diceva esplicitamente che queste circostanze non sono mai state confermate in modo chiaro e scientifico, cosa che secondo i ricercatori ha contribuito a cambiare la percezione di alcuni volontari su quanto fossero sani dopo le docce fredde.
La ricerca di Buijze e colleghi ha dimostrato che, sotto alcune condizioni, chi si sottopone a docce fredde tende a sentirsi meglio, anche se in realtà l’effetto sembra essere dovuto all’autosuggestione. Ci si sente meglio perché si è superata una piccola sfida con se stessi, e perché c’è una convinzione molto diffusa che le docce fredde siano salutari. Da tempo i ricercatori valutano come meccanismi di questo tipo possano influire sull’effettivo stato di salute degli individui, ma i risultati sono spesso contraddittori e molto resta da capire.
Considerato che le immersioni in acqua gelata, i tuffi nella neve e altre pratiche gelide di questo tipo sono diffuse in molte culture da millenni, i ricercatori hanno provato a misurare gli effetti di una repentina esposizione al freddo del nostro organismo. I test eseguiti finora sugli esseri umani non hanno però portato molto lontano, e gli effetti del freddo sul sistema immunitario umano sono ancora da comprendere.