Le province dove si vive meglio in Italia
Al primo posto della classifica del Sole 24 Ore c'è Belluno, Milano ha perso sei posizioni, all'ultimo c'è Caserta: ma bisogna leggerla con attenzione
Ogni anno dal 1990 il Sole 24 Ore pubblica una classifica delle province italiane in base alla qualità della vita, tenendo conto di diversi parametri: servizi, ambiente, salute, asili, affari e lavoro, popolazione. Nell’edizione del 2017 al primo posto c’è Belluno, che sorpassa Aosta, finita al secondo posto, e Milano, che ha perso ben sei posizioni, scendendo dalla numero due alla numero otto. Altri cambiamenti notevoli sono stati quelli di Gorizia, passata dalla 19esima alla decima posizione e Ascoli Piceno, che ha conquistato 27 posizioni, arrivando 15esima nella classifica (fanno bene anche Crotone, che ne recupera 21, e Pescara, che ne riprende 19). La provincia di Savona è invece quella che è arretrata di più, perdendo in tutto 34 posizioni e scendendo alla 58esima.
Come sempre, anche quest’anno la classifica mostra un certo divario tra nord e sud: la parte alta è ricca di città settentrionali (la più meridionale tra le prime quindici è proprio Ascoli Piceno), mentre quella bassa è ricca di città meridionali (nelle ultime 15 città classificate non ce ne è nemmeno una del nord). La ricerca prende in esame sei aree tematiche: ricchezza e consumi, lavoro e innovazione, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Per ognuna di queste aree, i ricercatori del Sole prendono in esame vari indicatori, come ad esempio il tasso di disoccupazione oppure il numero di reati denunciati per abitante. Ogni provincia riceve quindi un punteggio per ogni area tematica e la media di questi punteggi viene confrontata per valutare quale città sia la più “vivibile”.
Attenzione però: di anno in anno i ricercatori del Sole modificano gli indici utilizzati e quindi non sempre gli spostamenti di posizione nella classifica riflettono un cambiamento nella situazione reale della provincia. Milano per esempio ha perso sei posti principalmente perché è scesa al 110° e ultimo posto nell’area tematica Giustizia e sicurezza (è invece prima per Ricchezza e consumi e seconda per Lavoro e innovazione). Significa che Milano è improvvisamente diventata molto più pericolosa dell’anno scorso? No, semplicemente i ricercatori del Sole da quest’anno hanno inserito un nuovo indice, l’indice di litigiosità, che misura il numero di cause civili intentate per abitante. Le grandi città, dove molte persone vivono vicine, hanno ovviamente un numero di cause civili molto più alto delle province montane o di quelle senza grandi centri urbani e questo ha finito col penalizzare non solo Milano ma tutte le grandi città.
16. Reggio nell’Emilia
17. Livorno
18. Forlì
19. Treviso
20. Cuneo
21. Arezzo
22. Parma
23. Ravenna
24. Roma
25. Verona
26. Modena
27. Rimini
28. Bergamo
29. Monza e Brianza
30. Vicenza
31. Macerata
32. Como
33. Lecco
34. Pesaro
35. Piacenza
36. Biella
37. Ancona
38. Prato
39. Cremona
40. Torino
41. Mantova
42. Padova
43. Venezia
44. Vercelli
45. Ferrara
46. Brescia
47. Pisa
48. Genova
49. Perugia
50. Novara
51. La Spezia
52. Oristano
53. Grosseto
54. Lucca
55. Cagliari
56. Fermo
57. Varese
58. Savona
59. Terni
60. Teramo
61. Lodi
62. Pescara
63. L’Aquila
64. Alessandria
65. Rovigo
66. Asti
67. Potenza
68. Chieti
69. Olbia-Tempio
70. Imperia
71. Viterbo
72. Massa
73. Pavia
74. Matera
75. Nuoro
76. Pistoia
77. Rieti
78. Isernia
79. Ogliastra
80. Ragusa
81. Sassari
82. Latina
83. Campobasso
84. Enna
85. Crotone
86. Bari
87. Frosinone
88. Siracusa
89. Messina
90. Catanzaro
91. Cosenza
92. Caltanissetta
93. Catania
94. Barletta-Andria-Trani
95. Benevento
96. Agrigento
97. Palermo
98. Vibo Valentia
99. Trapani
100. Medio Campidano
101. Carbonia-Iglesias
102. Avellino
103. Foggia
104. Lecce
105. Salerno
106. Brindisi
107. Napoli
108. Reggio Calabria
109. Taranto
110. Caserta