Diario di famiglia
Il fotografo Ernesto Bazan lo ha messo insieme per ricordare momenti belli insieme e chi non c'è più, e per regalarlo a chi non c'è ancora
Before You Grow Up è un album di famiglia che il fotografo italiano Ernesto Bazan ha realizzato per i suoi figli di 19 anni, Stefano e Pietro: non è il classico album con le foto di cene e vacanze, ma più un diario in cui le fotografie si mischiano a disegni, foto di passaporti, lettere, pagine di quaderni e ricordi. Il libro parla del ruolo di Bazan come figlio, marito e padre, e come dice lui è “finalmente un libro in cui non sono l’unico fotografo”.
Bazan è nato a Palermo nel 1959, ha ricevuto la sua prima macchina fotografica a 14 anni e ha cominciato così a fotografare quello che aveva intorno in Sicilia. Ha poi studiato fotografia a New York e nel 1992 è andato a Cuba per la prima volta: ci è tornato tre anni dopo e ha conosciuto sua moglie Sissy, con cui ha avuto due gemelli, Stefano e Pietro. A Cuba ha realizzato alcuni dei suoi lavori più famosi e che hanno ricevuto premi importanti, come per esempio i premi di fotogiornalismo “W. Eugene Smith” e il “World Press Photo”, e quelle foto sono raccolte nei libri Bazan: Cuba, Al Campo e Isla. Ha anche insegnato per anni fotografia, ma ha dovuto smettere perché le autorità sospettavano che le sue lezioni fossero in realtà corsi di giornalismo. Si è trasferito allora a Veracruz, in Messico, e poi in New Jersey, perché i figli volevano finire la scuola superiore negli Stati Uniti.
Bazan ha spiegato di aver impiegato 7 anni per terminare il libro: racconta l’importanza della famiglia e di quello che lascia ai suoi figli, ai nipoti e ai pronipoti che potrebbe non incontrare mai. Realizzarlo è stato a tratti doloroso: «È un album di famiglia che ha a che fare anche con la malattia, la tristezza, il lutto e la morte, ma con uno sguardo ottimista e costruttivo verso il futuro, in particolare quello dei miei figli, che stanno iniziando un nuovo viaggio profondo verso la vita adulta». Tra le foto più significative ci sono quelle che riguardano suo padre, morto nel 2013: lo si vede nella bara, con la madre di Bazan vicino, o in quello che sul blog di fotografia del New York Times ha definito “il suo ultimo ritratto”: il fumo della sua cremazione.