Donald Trump ha annullato il programma di accoglienza per i profughi del terremoto di Haiti

Le persone in attesa della consegna del cibo da parte del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite - Maniche, 17 ottobre 2016
(HECTOR RETAMAL/AFP/Getty Images)
Le persone in attesa della consegna del cibo da parte del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite - Maniche, 17 ottobre 2016 (HECTOR RETAMAL/AFP/Getty Images)

Donald Trump ha annullato il programma di accoglienza per i profughi del terremoto di Haiti che dal 2010 ha permesso a 60 mila haitiani di vivere e lavorare negli Stati Uniti. Il programma è stato rinnovato per un’ultima volta fino al luglio 2019, per dare tempo ai profughi haitiani di preparare il ritorno nel loro paese di origine. Secondo il dipartimento della Homeland security, le condizioni ad Haiti negli ultimi anni sono migliorate al punto da rendere possibile e sicuro un ritorno. In molti però sostengono che le condizioni nel paese, che resta uno dei più poveri al mondo, non siano migliorate a sufficienza. Nel paese è ancora in corso un’epidemia di colera e negli ultimi anni è stato colpito da tre uragani particolarmente forti. Circa 2,5 milioni di haitiani, un quarto della popolazione, vivono sotto la soglia di povertà estrema, cioè guadagnano circa un dollaro al giorno.

Nel 2o10, il terremoto causò circa 150 mila morti e distrusse quasi completamente la capitale Port-au-Prince. L’allora presidente Barack Obama garantì immediatamente 18 mesi di protezione straordinaria agli haitiani che si trovavano negli Stati Uniti e da allora questa protezione è stata costantemente rinnovata. In tutto, quasi mezzo milione di persone è stato accolto negli Stati Uniti. Trump ha già annullato programmi simili per cittadini del Sudan e del Nicaragua e ha rimandato la decisione su cosa fare del programma per i cittadini dell’Honduras al prossimo luglio.